Testi da Nodo antico, Le rose e il deserto
peQuod, Collana Portosepolto, 2025

Geografia

La geografia della mia faccia
L’hai disegnata tu
E potresti rifarlo a occhi chiusi
Tracciando la parabola
Di una carezza.

Cielo

I giorni rotolavano
Lungo un orlo di gonna,
Lungo il sorriso di mamma,
Lungo il confine
Fra il sole sul balcone
E chiedere alle mani di volare.

Ultima

A saperlo che sarebbe stata
L’ultima carezza
Avrei fatto della mia faccia
Un giardino di rose
Fiorito in dicembre,
Avrei scritto dei versi di pietra
E di miniera perché quella sera
Adesso risuonasse
Sempre.

Regolare

Un giorno all’improvviso succede
Che il respiro torni regolare:
Nel ricordo il tuo sorriso
Fa meno male,
Quel dolore battente
È diventato un fiore.
Un saluto

Trovare i tuoi occhi
Su un’altra faccia,
In una piega qualunque
Di una città sconosciuta:
I gesti affilati
Di chi resta, la tenerezza
Che a fatica si disegna
Sulla bocca,
Un saluto quasi nascosto
Fra le dita.

Dalla postfazione di Alessandro Pertosa: Il nodo della madre

Nodo Antico è un diario lacerato e luminoso, un sacro mosaico di frammenti che Luca Cassano tiene insieme grazie alla forza lacerante della perdita. Ogni poesia è una scheggia di vetro emersa dopo una frana, un reperto affettivo e spirituale che taglia e insieme illumina. Il testo si compone per affioramenti: non è un racconto lineare ma un atlante di emozioni, immagini, ricordi, oggetti, parole sospese, che si depositano con la precisione minuziosa della memoria vera. La memoria che fa male e al tempo stesso tiene in vita. Al centro di questa raccolta c’è una figura bifronte, mito fondativo e persona reale, presenza costante e assenza insostenibile: la madre. Ogni testo ne contiene traccia, ogni poesia è un modo per tornare da lei – o per accettarne il distacco. La madre non viene mai idealizzata, ma evocata in tutta la sua concretezza, nei gesti quotidiani, nelle frasi spezzate, nei malesseri e nelle piccole tenerezze … Eppure, nonostante tutto il dolore e lo strazio, Cassano non scivola mai nella disperazione. C’è sempre una scintilla, un appiglio, una traiettoria sottile che conduce il lettore verso un nuovo spiraglio di luce. Non si tratta di «superare» il lutto – verbo impossibile da incarnare – ma di abitarlo, di dargli una forma, di continuare a vivere anche con lo strazio dell’assenza. […]


Le rose e il deserto è il progetto artistico di Luca Cassano (Corigliano Calabro, 1985) nel quale confluiscono cantautorato e poesia. Le rose e il deserto ha pubblicato i dischi Io non sono sabbia nel 2020, Cocci sparsi nel 2022 e Chissà com’è nel 2025 e le raccolte poetiche Poesie a gettoni vol. 1 nel 2021 e La strada di casa nel 2024.


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