
[…] Questo libro è indirizzo di una partenza. Si parte con la prima poesia e ci si incammina, lentamente. Un viaggio che ognuno può fare alla propria velocità. Qualcuno lo farà a piedi, camminando e pure adagio. Altri potrebbero addirittura volare. Ma tutti saremo trasportati nei luoghi profondi della nostra vita.
Forse nessuno di noi lo sa più, forse lo abbiamo tutti scordato, ma siamo arrivati sulla terra da un luogo di luce, la stessa che vede la poetessa ovunque e sempre. Siamo arrivati da un luogo che ci chiama, continuamente, e del quale, anche se davvero non ricordiamo, abbiamo nostalgia. Ogni volta che avvertiamo la mancanza di qualcuno, di qualcosa, ogni volta che ci sentiamo tremendamente soli, ogni volta che non sappiamo perché, ma proviamo nostalgia, abbiamo nostalgia d’infinito. […]
dalla prefazione di Massimiliano Bardotti
Si tradisce più dimenticando,
correndo a perdifiato – il vento in faccia
e l’erba alta a nascondere il sentiero.
Certo, una carezza è l’aria, il sole
un amo che t’aggancia,
__________________ma i passi,
i passi faticosi e lenti
sulla pietra sanno meglio aderire
al tempo della caduta, all’ombra
incerta e fragile dell’imperfezione.
*
Ma avrà pure un verso quest’urgenza
di nominare, di rifare il conto
delle reti – e i pesci senza numero
abboccati scivolano sui corpi
con gli occhi aperti di chi vede e muore.
L’urgenza, sì, di setacciare il campo
e l’abbondanza delle messi, d’ardere
sterpaglie
__________perché anche il cielo a sera
tutto avvolge alle sue dita di fuoco.
*
Risale asciutto il taglio
dalla potatura: non gronda
sangue e il suo grido
è visibilmente sfrondato.
Anche così s’impara la bellezza,
riducendo l’ampia linea
del sopracciglio, perché poi lo sguardo
stia stretto sulla gioia, sul dolore
(a interrogarne la somiglianza).
Danila Di Croce (1974) vive ad Atessa (CH) ed è docente di Lettere nel Liceo Scientifico della sua città. Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Punto coronato (ed. Carabba), nel 2011 e Ciò che vedo è la luce è l’opera vincitrice della XXI ed. di InediTO – Colline di Torino 2022. Con testi inediti è risultata prima al Premio Daniela Cairoli 2023, al Chiaramonte Gulfi – Premio Sygla 2023 (sez. B), al Premio nazionale editoriale di poesia Arcipelago itaca VIII ed., al Premio Arturo Giovannitti 2023 (con la silloge Dove ancora non siamo nati), al Premio Città di Acqui Terme 2023 (sez. E, più premio della Stampa) e al Premio Città di Sant’Anastasia 2023. È inoltre stata premiata o è risultata finalista anche nei concorsi Ossi di Seppia, Gianmario Lucini, Sinestetica, Gozzano, Europa in versi, Rodolfo Valentino, Bo-Descalzo, Poeti Oggi, Città di Como e Premio Zeno. È presente nel Settimo repertorio di poesia italiana contemporanea (AA.VV., Arcipelago Itaca 2023) ed entro il 2024 è prevista l’uscita, per la casa editrice puntoacapo, della silloge vincitrice del Premio Lago Gerundo 2023. Suoi testi figurano nell’antologia poetica virtuale Transiti Poetici (XL volume), a cura di Giuseppe Vetromile, e su alcuni blog e antologie legate a premi letterari.
http://www.italicpequod.it/2020/books/cio-che-vedo-e-la-luce/
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