
[…] la compilazione della silloge è avvenuta in dieci anni di poesia, ma ha evidenti scansioni temporali, date ad esempio dal richiamo alla guerra oggi in atto, dalla perdita della madre, dal richiamo a luoghi importanti, che sono fisici ma diventano metafisici, come Lerici (“Sembra la sera degli incontri / a Lerici piove con tutta l’umiltà dell’assenza…”) o Assisi. Così le quattro parti del discorso poetico di Marina Minet, compongono un chiaro itinerario: dalla memoria esistenziale al bisogno di ricapitolare in Cristo tutte le scansioni che la vita ha seminato, all’interno o all’esterno della sua storia. Ma che poi, inevitabilmente, si ricompongono in un unicum poiché è proprio l’interpretazione spirituale della storia che riconduce l’uomo e i suoi problemi nello stesso discorso. Che le parole, vezzeggiate, cullate, protette, lasciate di consegna, organizzano come compimento del mistero, che trova pace nell’anima. E nella consapevolezza che solo lì ha spiegazione e chiarimento il dispiegarsi del dolore che ha accompagnato la vita. Fa da motivo semantico il gusto musicale intrinseco alla versificazione di Minet che sarebbe naturalmente incline all’endecasillabo, ma che evita di farne una chiave strategica anche se l’inclinazione al canto, a un innato gusto del salmodiare, finisce con l’imporsi nella lettura. […]
dall’introduzione di Silvano Trevisani
Galassie
Sono galassie dentro, certi volti
attese irrinunciabili
timoni d’ancoraggio in mare aperto
il sacro dato al mondo
che non tradiamo mai
Benedizione
Benedetta l’umiltà per la sua grazia muta
per il suolo calpestato dalle madri dei fuggiaschi
che nulla attendono
se non la quiete della tregua
Benedetta l’umiltà che ha addolcito la sua lama
che ha scordato anche le ortiche
e le crepe più severe sulle mani
festeggiando la stanchezza per il grano
Benedetta l’umiltà delle foglie strette ai rami
della resa che le versa sul terreno
inasprendone il colore
mentre il tempo rende gloria alla speranza
Benedetta l’umiltà che ritorna sui suoi passi
che perdona il tempo offeso
come se non fosse stato
e di questo fa esperienza e comprensione
Benedetta l’umiltà come ascolto di rinuncia
quando il buio ci riveste a capo e a piedi
ricordandoci chi siamo
e le croci si separano dal fiato
Come si ricorda una madre
Come si ricorda una madre
Il mio cuore è una pausa di fermate senza treni
o forse è a casa – quasi illeso
diroccato come un sasso sulla rupe
dove una radice si è spezzata
E se anche le comete hanno lasciato il cielo
come si ricorda una madre
se rimane ancora fiato di presenza
e il suo nome è una vigna mai appassita
Solitario è il dolore
annidato in una ciocca di capelli
dalle sembianze care agli angeli
adesso tutti in festa per la sua comparsa
si ricamano il grembiule del mattino
Questo è il varco muto, il mistero dell’attesa
da qui a lì
e da lì a qui
c’è il paesaggio sconosciuto cui si crede
senza che la tela lo disponga
Come si ricorda una madre se nel cercarla la distanza è buia
se il suo andare a noi non si rivolge
per una parola attenta, cordiale, battente
gradita come i frutti acquosi della primavera
Bianca è la colomba del trapasso
uno scudo nel petto la protegge
perché il suo volo sia l’impegno
aiutato da mani attente
prive di quei lividi
che solo all’uomo devono il colore
Come si ricorda una madre se la fortuna dorme al suo via
andare
se il lenzuolo non riscalderà più il sole domani né poi
col profumo gioioso e sincero
che di lei catturava la forma
<<La raccolta “Pianure d’obbedienza” abbraccia la vastità poetica del cammino spirituale dell’autrice in tutte le sue forme. Tessuta alacremente fin dagli albori dell’infanzia, la gestazione si estende fino ad oggi, arricchendosi ulteriormente di studi e vissuti, che la poeta ha coltivato negli anni … La sua poetica si muove in una terra metaforica che incanta, per consegnarci un messaggio evangelico puro, totalmente fedele alla sincerità della parola. Leggendo questi versi si ha la sensazione che l’autrice sia riuscita ad accedere alla dimensione più profonda dell’esistenza. L’integrità di ogni concetto, sempre finalizzato al compimento, scorre sicuro, addentrandosi oltre, dove la poesia raggiunge le più alte vette dell’amore.>>
dalla Nota a margine di Maria Pina Ciancio
Marina Minet, il cui vero nome è Teresa Anna Biccai, vive ad Ariccia, ma nasce a Sorso in provincia di Sassari. Ha pubblicato le monografie poetiche: Le frontiere dell’anima (Liberodiscrivere® edizioni, 2006), Il pasto di legno (Poetilandia, 2009), So di mio padre, me (Clepsydra Edizioni, 2010), Onorano il castigo (Associazione Culturale LucaniArt, 2012); il racconto breve Lo stile di Van Van Gogh (Associazione Culturale LucaniArt, 2014) e le sillogi poetiche Delle madri (Edizioni L’Arca Felice, 2015), Scritti d’inverno (a cura del premio Città di Taranto, 2017). Fra le altre pubblicazioni i romanzi collettivi al femminile ESTemporanea (Liberodiscrivere® edizioni, 2005) e Malta Femmina (Ed. Zona, 2009), il poemetto in prosa-poetica Perdono in supplica d’impronta esangue in monologo d’augurio al pasto (da Amantidi – Vittime, Magnum Edizioni, 2006). Una sua fiaba per bambini è stata pubblicata nella raccolta antologica A mezz’aria (Liberodiscrivere® edizioni, 2006). Il racconto-poema Metamorfosi nascoste è apparso nell’antologia Unanimemente a cura di Gabriella Gianfelici e Loretta Sebastianelli (Ed. Zona 2011). Recentemente compare nelle riviste «Frequenze poetiche» (2023) e «Il Sarto di Ulm» (2020), nell’opera Italia Insulare I poeti, volume secondo, a cura di Bonifacio Vincenzi, (Macabor, 2021), nell’Almanacco Secolo donna (Macabor, 2018); nelle antologie Voci dell’aria (Exosphere PoesiArtEventi Associazione Culturale, 2014), Teorema del corpo – Donne scrivono l’eros (Ed. FusibiliaLibri, 2014) e nella plaquette collettiva Le trincee del grembo (Associazione Culturale LucaniArt, 2014). Ha vinto numerosi concorsi letterari, tra cui il I° Premio alla V edizione del “Concorso Letterario Internazionale Isabella Morra, il mio mal superbo 2015″ (poesia inedita), il I° Premio alla IX edizione del “Concorso Letterario Nazionale Città di Taranto 2015” (poesia inedita). Da anni collabora alla gestione del Magazine LucaniArt.
sito web: https://marinaminepoesie.wordpress.com/
https://www.macaboreditore.it/home/product/239-pianure-d%E2%80%99obbedienza.html
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