*
Gli addii
Come si prolungano gli addii
in una nota sola dei fiati ininterrotta
o in un lento ragionare di dolcezza,
un fraseggio di troppo facili trionfi!
Avara la notte se prodiga di canto,
perde il giorno le sue sagome nere
se a fior di corrente sbiadiscono
senza affondare mai.
*
Nomenclatura di sogno
«Dove nascondermi?» si ripeteva,
ed era estate.
Il muro era aperto alla luna,
nel sottoscala filavano le stelle
e a migliaia nell’erba si schiudevano
di notte le uova dei ragni e troppo
troppo brulichìo, troppa vita
per un nascondiglio!
Ben altra cosa una tana vera!
Pensava alla nuvola di Atena,
alla metamorfosi sotto una pietra,
a qualcosa come un vino drogato,
una nomenclatura di sogno
e sempre, sempre
all’ombra cava dei giganti.
*
Più di un grifo
Sempre abbassi lo sguardo
per seguire
il movimento della mia mano
quando prova appena
a posarsi sul tuo braccio
e non capisco.
Finché nella lentezza
con cui abbassi gli occhi,
ravviso una voluttà
studiata
per trasformare quel gesto
in una carezza d’amore.
Dimmi, da quale abbecedario di seduzione
hai imparato così bene questa lezione?
Più di un grifo per me oscuro.
*
Sotto la luna e un oleandro
Ho mai salutato un amico davanti al cancello?
Voci grosse e noncuranti del silenzio notturno,
risate soffocate e salutarsi mille volte
e ricominciare a parlare,
una confidenza da ragazzi sotto la luna e un oleandro
nella strada deserta dove s’affaccia l’insonnia d’estate
a raccontarsi la vita degli altri
con l’eccitazione leggera di essere lì
a quell’ora come un bene che non torna
e l’ostinazione a non rincasare
come un arroccamento di giovinezza?
Ho mai salutato un amico nella notte
per allontanarmi poi in un silenzio fatto più fondo
da un profumo leggero di non ritorno?
*
Manca sempre qualcosa
perché qualcosa sia,
nulla è mai
che niente importi,
le notti intere
e un giorno pieno mai.
Scivola di mano
la fiaccola alla sera
e cade
dove tu non vai.
*
Daria Gigli, Una visita a Hölderlin, Moretti & Vitali, 2019

Daria Gigli è nata a Firenze, dove vive. È stata docente di Letteratura greca presso l’Università di Firenze. Si è occupata di retorica con particolare riferimento alla Seconda Sofistica (Elio Aristide) e di poesia epica greca tardoantica (Nonno di Panopoli, Giovanni di Gaza, poesia oracolare teologica) con numerose pubblicazioni su riviste e libri collettanei. Ha pubblicato inoltre libri dedicati a questioni di poetica e temi cosmogonici, edizioni critiche, traduzioni e commentari di poesia greca d’età imperiale, in particolare le Dionisiache di Nonno di Panopoli. In poesia ha pubblicato Una visita a Hölderlin (Moretti & Vitali, 2019 – premio “Opera prima” al XXI Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa “Guido Gozzano”, Fiorino d’argento al Premio Firenze 2021, premio Prato poesia 2021) e Sotto la notte si fa casa (Moretti & Vitali, 2022).
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