*
Per fratture e per crolli
per esistenze smarrite
nella costanza della nostalgia
nello spavento della durata
si va a precipizio
in un destino di cieli stretti
nella magrezza del fiato
minuziosamente
si va
da soli
per desiderio di lontananza
*
La tazzina posata sul tavolo
il cigolio della porta di ingresso
anche oggi
non ha memoria
il gesto
passa in un fruscio
sul tormento fermo
dei rami
è perdita
il bisogno di restare
dove l’attesa è assorta e la parola
solo una traccia di matita
i passi sulle scale
il sacchetto della spesa
anche oggi
le mani occupate
a reggere la frattura del vuoto
*
In questo incessante già accaduto
che sterminato si dilata
in moltitudini di fiato
imparo per negazione
e moltissimo
con te discorro
nel poco a poco in rovina
*
Da sponda a sponda in cento parole
Si passa a guado, da sponda a sponda, la vita. E sempre annichilisce,
quando incidentalmente ti guardi da fuori, dentro questo ripetuto
andare e tornare, anonimi fra anonimi in un insistito fluire di passi
perduti nella deriva della corrente dove si va storditi come per
luoghi che mai si fermano mai chiudono, quasi ogni cosa avesse nel
volto contingenza di stazione, aeroporto, ospedale, così folgorante
nella fragilità. Senza contezza, si va, voltandosi appena, come per
luoghi che poi di colpo si fanno destinazione ultima di pietra in un
sempre che diventa per sempre per uno schiocco di dita del caso.
*
Questo presente è già ieri
sempre esclamativo
è lo scompenso
e screpolato il solco della mano
che di esistenza consumata
è traccia
e si va
come chi sta a vedere
l’uguale ripetersi
di ogni forse
come chi sussurri
tutto qui?
e si sbaglia facile
come chi si volta indietro
un istante troppo tardi
e nulla sa di quell’antica luce
che dietro un vetro precipita
e piano si chiude
*
Cettina Caliò, L’estremo forte degli occhi, La nave di Teseo, 2024

Cettina Caliò è nata a Catania nel 1973. Ha studiato presso la Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori di Roma (SSIT) e presso la facoltà di Lingue e letterature straniere di Catania. Scrive poesia e prosa. Traduce dal francese. Cura libri. Collabora con “Il Foglio”. Ha pubblicato le raccolte di poesia: Poesie (Ibiskos, 1995), L’affanno dei verbi servili (Bastogi, 2005), Tra il condizionale e l’indicativo (Ennepilibri, 2007), Sulla cruda pelle (Forme Libere, 2012), La forma detenuta (Le Farfalle, 2018), Di tu in noi (La nave di Teseo, 2021), L’estremo forte degli occhi (La nave di Teseo, 2024).
Foto ©Fotostudio Mauro Terzi dal sito Poesiafestival
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