*

Forse tra i libri, tra i romanzi
che s’aprono a un incerto
dopoguerra rimani
ancora un poco. E non è tutta
ingiallita la carta, le parole
che premono in un varco
fervoroso di anni, qui
sta certo il bene, un bene
così fragile un lume
che pur dura trovandoti
e immaginandoti

pagina dopo pagina.

*

Sì, forse soltanto nei romanzi
se durarono e giunsero
per le luci prospettiche
un prima e un dopo
stabilirono un tempo
che non fu mio ma sale
come la vecchia strada di Morandi

il tratto lieve opaco della polvere

*

È una sola, in ritardo
segue un piccolo scarto e pare incredula
come chi la osserva, l’ala
si fa di colpo trasparente
ma è appena un passo
scrupoloso di danza uno di più
mentre ritrova
la consegna del nero, l’eleganza
veloce di grafia per una pagina

che ha luce di mattino e non si perde

*

Questa acquata di giugno nel silenzio
di una città così lontana e prossima
dove ti invito e so che non verrai
questa inquieta dolcezza questa strana
impressione che tu dorma
e scorra il tempo, s’avvisa

questa vena decisa
senza più scansione
un cane nell’opaco che si sperde
talora ma non fiata
è troppo giovane ancora
e in sé più a lungo duole

Parole come amore
da non dirsi
se non di rado sottovoce
perché amore pensavi è nelle cose
terrestri, nel loro schiudersi
segreto come fosse

un’ora che è già luce e non è luce

*

Non più lo sai farò ritorno
su quel sentiero che infittiva
in alta valle
e tra le resine d’un giorno
di promesse non più
quei calici di ambra quel venire
a patti con la vita
che luce a un tratto sul crinale prendeva
meravigliandosene appena
e poi riconoscendo quanto da un punto
a un altro era respiro, ma solo lì

dove il silenzio presto sarebbe sceso

*

Marco Vitale, La strada di Morandi, prefazione di Gabriella Palli Baroni, Passigli Editori, 2024

Marco Vitale è nato a Napoli nel 1958, vive a Milano. La sua poesia è raccolta nel volume Gli anni (Aragno, 2018) e comprende i seguenti libri: Monte Cavo (Giano, 1993), L’invocazione del cammello (Amadeus, 1998), Il sonno del maggiore (Il Bulino, 2003; poi in Bona Vox, Jaca Book, 2010), Canone semplice (Jaca Book, 2007), Diversorium (Il Labirinto, 2016). Nel 2024 ha pubblicato La strada di Morandi (Passigli Editori). È inoltre autore di racconti, della monografia Parigi nell’occhio di Maigret (Unicopli, 2000, nuova ed. 2013) e curatore del libro intervista a Evaldo Violo Ah, la vecchia Bur! Storie di libri e di editori (Unicopli, 2011). Tra le sue traduzioni, le Lettere portoghesi (Bur, 1995), Gaspard de la Nuit di Aloysius Bertrand (Bur, 2001), Stanze della notte e del desiderio di Jean-Yves Masson (Jaca Book, 2008), Miseria della Cabilia di Albert Camus (Aragno, 2011), Vita e opinioni filosofiche di un gatto di Hippolyte Taine (Il ragazzo innocuo, 2019). Ha promosso incontri, edizioni e dialoghi tra poeti e artisti che hanno visto la realizzazione di pubblicazioni e letture in importanti istituzioni museali. È tra i poeti che hanno ridato vita alle Edizioni Il Labirinto, fondate da Gian­franco Palmery.

Foto di Caterina Sala


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