Testi da Almadìra di Massimiliano Mandorlo
Nota di Monsignor Franco Buzzi
peQuod, Collana Portosepolto, 2025

C’è una crepa, una frattura nelle cose e c’è un momento esatto per entrare in quel punto incandescente con lo sguardo incendiato degli umili e dei santi.

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Sei al principio del giorno. Nulla oppone resistenza. Allora guardi i pescherecci calmi sulla linea del mare e la sfera infuocata nascere e sollevarsi dall’acqua. Distendi la schiena come un arco luminoso e sei uno col respiro, uno con il cielo, uno con la luce che abita in te.

Dentro il canto nascosto che noi siamo

Per chi come me viene dalla periferia – non quella delle città metropolitane ma il paese nascosto nell’entroterra, l’orizzonte visto dalle colline – la poesia ha sempre significato questo sguardo totalmente silenzioso, lontano da tutto eppure così radicalmente presente e terrestre, così vicino.

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La poesia sta ai margini del pensiero e della lingua, non appartiene veramente a nessuno perché è libera, randagia, è un movimento dello spirito, dell’occhio spalancato alla visione.

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Genialità dell’opera dei pupi di Mimmo Cuticchio. Ricordi di mio padre: la carovana itinerante di Giacomo Cuticchio nella piazza di Mussomeli, Sicilia interna, anni Cinquanta. Dare voce, corpo e anima ai pupi è pura epica: riportare quel soffio primigenio nelle cose, nelle storie, dentro il canto nascosto che noi siamo.


Massimiliano Mandorlo (Misano Monte 1983) è bibliotecario presso la Biblioteca di Ateneo dell’Università Cattolica di Milano. Scrive di letteratura e libri su vari quotidiani e riviste e ha pubblicato alcuni libri di poesia tra i quali Nella pietra (Moretti & Vitali 2017, vincitore Premio Camposampiero) e Mappe del grande mare (MC edizioni 2023, vincitore Premio nazionale di poesia e narrativa “Guido Gozzano”). Nel 2024 ha pubblicato per le Edizioni Il Bulino il libro d’artista Primi nomi (con collage e tecnica mista di Gianni Baretta, in 18 esemplari numerati e firmati) e per i tipi de Il ragazzo innocuo Sikelía (con una nota di Elisabetta Motta, in 44 esemplari numerati e firmati).

https://www.italicpequod.it/books/almadira/


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