*

In nome di Dio, aiutami! Ché tanto
amor non muta e muta mi trascino.
Ancora sete ho di te… soltanto
sola a te solo e col sole declino.

O marea d’amore viverti accanto
e arresto del cuore, amor mio divino,
che eterni della vita luce e canto.
La mia ne muore… dal ricordo sino

al qui ancora verso il cuore in cammino,
verso te, mio dissorte eppur destino…
se non di morte… ora di te rimpianto…

e il mare discolora il mio mattino.
Ma tu incatenami all’amato incanto,
resta, è giorno, vieni più vicino.

*

Di tutto ciò far senza,
e del troppo sognare…
E sulla terra in levità passare.

*

In me cogli anni crescono, a mio merito
o demerito, quei danni d’ascrivere
interi a plurime carnali sterili
dilettazioni in cui involta o proclive

m’affatico… a diletti semiseri
e periferici.,. alle loro derive…
così che non mi viene dal preterito
il come e tanto meno il cosa vivere,

che in questi giorni persi neri e duri
se qualcosa mi resti non ho prove,
se qualcosa qui o altrove per me duri,

e non so se la sera ora congiuri
contro di me, o sui drudi miei dall’ovest
induri, sui passati e sui futuri.

*

Sa sedurre la carne la parola,
prepara il gesto, produce destini…
E martirio è il verso,
è emergenza di sangue che cola
e s’aggruma ai confini
del suo inverso sessuato, controverso.

*

O datemi qualcuno che mi ascolti,
ché di parole straripo… qualcuno
che mi prenda per mano e dei sepolti
dei fatti polvere e niente al raduno
mi porti… di occhi ho paura… di volti…
Non mi restava ormai niente e nessuno,
e come sanguinando intorno intorno
pesantemente in me cadeva il giorno.

*

Patrizia Valduga, Medicamenta e altri medicamenta, con uno scritto di Luigi Baldacci, Einaudi, 1989

Patrizia Valduga è nata nel 1953 a Castelfranco Veneto, vive a Milano. Poetessa e traduttrice, ha pubblicato i libri di poesia Medicamenta (Guanda, 1982), La tentazione (Crocetti, 1985),  Medicamenta e altri medicamenta (Einaudi, 1989), Donna di dolori (Mondadori, 1991), Requiem (Marsilio, 1994; poi Einaudi, 2002), Corsia degli incurabili (Garzanti, 1996), Cento quartine e altre storie d’amore (Einaudi, 1997), Prima antologia (Einaudi, 1998), Quartine. Seconda centuria (Einaudi, 2001), Lezione d’amore (Einaudi, 2004), Il libro delle laudi (Einaudi, 2012), Poesie erotiche (Einaudi, 2018), Belluno. Andantino e grande fuga (Einaudi, 2019), Lacrimae rerum (Einaudi, 2025). Nel 2012 ha curato il Breviario proustiano. Massime e sentenze della Recherche (Einaudi, 2011) e ha pubblicato il saggio Per sguardi e per parole (Il Mulino, 2018). Ha tradotto Molière, Donne, Crébillon fils, Mallarmé, Valéry, Shakespeare e Kantor.

Foto dal sito Linkiesta


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