*

lei era lì
non era più la stessa
il volto sbiancato nell’intangibile
nulla più le apparteneva
si rivoltava in un’altra che l’offendeva
nell’involo mostruoso in lontananza
lei era un soffio chiuso
tutto era in sé pieno, attaccata
alle pareti, lei era ormai radice

*

la soglia era ciò
che a noi stessi fu ignoto
per molti anni
come le cose
che invecchiano e si annullano

poi qualcosa chiamò
precipitata e muta
lasciò che altri sapessero

– siamo colui che se ne va
abbiamo le sue gambe
le spalle, l’incedere veloce
la traccia del saluto
siamo colui che sprofonda
a un passo da noi –

*

la condizione umana chiude
in sé la forma del tempo
che non vuoi più, allora
ti incammini tastando
muri che non vedi, conosci
la disaffezione
negli occhi scende, toccata
nell’incertezza della gamba
è poca cosa
è poca cosa anche
l’oscillare sulla strada sdegnosa

hai visto il tempo nello spazio
brevissimo, ancora da varcare

*

ecco l’inviolabile
la senza volto
si è avvicinata stanca

impallidita e mutata lo toccò

severi grandi occhi colpivano
l’immagine sfigurata
della giovinezza

ma lascia che ti prenda
a chi ti ha dato, tra le braccia
di padre in padre siamo stati
quella tua età sparsa nella casa

*

lei era rimasta lì
tenue la luce diradava
con enormi occhi l’ultima
volta lui la guardava
abbandonava
e si sentiva abbandonato
nel fondo stabile degli sguardi

quella bellezza che si posa
dall’iride cadeva
rinnovandosi in lei
allontanandosi da lei

*

Luigia Sorrentino, Olimpia, prefazione di Milo De Angelis, postfazione di Mario Benedetti, Interlinea, 2013

Luigia Sorrentino è nata a Napoli. Poeta e giornalista professionista, lavora alla Rai. Ha ideato e fondato nel 2007 il primo blog della Rai dedicato alla poesia sul sito di Rai News 24. Attualmente cura e dirige il suo  progetto per la piattaforma web di Tgr Campania sul sito di RaiNews.it. Ha pubblicato i libri di poesia: C’è un padre (Manni, 2003), La cattedrale (Il Ragazzo innocuo, 2008), L’asse del cuore («Almanacco dello specchio» Mondadori, 2008), La nascita, solo la nascita (Manni, 2009, prefazione di Maurizio Cucchi), Olimpia (Interlinea, 2013-2019, prefazione di Milo De Angelis, postfazione di Mario Benedetti), Inizio e Fine (I Quaderni di Stampa2009, 2016, a cura di Maurizio Cucchi), Piazzale senza nome (Collana Gialla Oro, Pordenonelegge-Samuele Editore, 2021), vincitore della 67esima edizione del Premio Ceppo Poesia 2023. Le sue poesie sono state tradotte in numerose lingue. Tra le opere pubblicate all’estero: Olimpia (Recours au Poème Editeur, 2015), Figure de l’eau/Figura d’acqua (Al Manar, 2017), Début et Fin (Al Manar, 2018), Olympia (Al Manar, 2019), Olimpia (RiL Editores, 2020) uscito in Cile e in altri paesi latino-americani. Ha curato con Alberto Garlini e Gian Mario Villalta il volume Per Mario Benedetti (Mimesis, 2021). Per il teatro ha pubblicato il dramma Olimpia, tragedia del passaggio (2020), una produzione del Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio, messo in scena nel Palazzo Reale di Napoli il 16 luglio 2020.


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