*
Quando basterebbe un soffio
e invece non c’è un alito di vento,
si rimane chiusi
come bandiere ammainate
che mostrano appena qualcosa
dei loro colori, bruciando
di un segreto amore straniero.
*
Non è ammesso chiedere, implorare,
né provare a dirigere gli eventi:
occorre solo che le cose si divertano
a disporsi in modo casuale
e tutto si allinei
con la perfezione impercettibile
degli astri in movimento
che sembrano immobili.
*
Dormire mentre dorme il mondo intero
svegliarsi con la luce,
respirare l’aria che da millenni
ricorda agli intorpiditi
la necessità di muoversi, di andare:
essere come tutti, essere per tutti
l’altro – che li renderà sacri e immortali.
*
Tu, miracolo, prodigio inaspettato,
tu, cosa che non potrebbe accadere,
accadi adesso,
accadi mentre tutto resta uguale,
tu, miracolo, prodigio necessario,
accadi tra un caffè e un desiderio,
porta via dalle strade gelate
i pensieri che tremano incantati,
portali in un luogo
dove niente muore,
e nessuno muore,
e le ferite non fanno male,
e quel che salva è un volto
che pronuncia sottovoce
un nome mai dimenticato.
*
Addirittura ci si sofferma
a rievocare piccoli particolari,
e tutto il mondo è chiuso in quei dettagli
che non hanno importanza eppure sembrano
le leggi che governano il mondo,
mentre noi non governiamo niente
nemmeno le parole
che nascono e muoiono senza ragione
– non annunciano, non nascondono –
e intanto vivono tra un silenzio e l’altro
la loro vita da signore costrette a mendicare.
*
Alessandro Quattrone, La rondine presente, Passigli, 2020

Alessandro Quattrone è nato a Reggio Calabria nel 1958 e vive a Como. Ha pubblicato i volumi di poesia: Interrogare la pioggia (Lacaita, 1984, finalista al Premio Viareggio-Opera prima), Passeggiate e inseguimenti (Book Editore,1993, Premio Internazionale E. Montale), Rifugi provvisori (Book Editore,1996), Prove di lontananza (Book Editore, 2013, Premio Caput Gauri), L’ombra di chi passa (Puntoacapo, 2015), La gentilezza dell’acero (Passigli, 2018), La rondine presente (Passigli, 2020). Ha tradotto diversi volumi di classici della poesia per le edizioni Demetra (tra i quali E. Dickinson, E.L. Masters, A. Rimbaud, P. Verlaine, E.A. Poe, S.T. Coleridge, W. Whitman, Ovidio). Ha scritto articoli letterari e recensioni per riviste culturali, anche online, e quotidiani. Ha pubblicato inoltre il romanzo Ai bordi del diluvio (Moretti&Vitali, 2002) e, per il teatro, A me non sembra di dover morire e altri dialoghi teatrali (Puntoacapo, 2018), E quindi ci vediamo a un’ora qualunque (Puntoacapo, 2022).
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