
che sia di terra parlata
la barca a molo di mondo,
la spiga, di bruma bruciata,
senza sponda di stella
*
il luogo comincia beato,
sottile, di microchiarore!,
dove, innúmerato di pietra,
il buio si scaglia a visione
*
ho messo in scena – l’albero e le rose,
la silhouette del vento e del mio amore
*
(ma, allora): dove fu nitore á-
ppiccato nudo il tempo,
si vide, mondo senza abisso,
iddio disceso a dono
fin dove, in apice di sete,
si spacca il fiore a vita
perché sia il tempo ammutinato
l’eterno mirácolo di vita
*
ogni scala, fu detto,
è ala a pentagramma
dell’angelo che sale
fin dove, in apice di sete,
la terra tu síllabi a deriva
Nota dell’autrice
Il tempo ammutinato (partiture) approfondisce una ricerca sull’essenza della parola e su tematiche già affrontate in precedenti raccolte, Silhouette e sottile, a microchiarore!, e per questo due delle sei sezioni della presente silloge sono introdotte con la stessa denominazione.
Queste due sezioni non sono però la riproposta di opere già pubblicate, piuttosto sono la testimonianza di come esistente pensiero e parola siano in continuo movimento nascente.
Un movimento nascente che si fonda sull’essenza della parola, sugli infiniti grembi che ogni parola, nel suo essere vita e creazione, contiene.
Centrale, sempre, in questa prospettiva è il dialogo e l’ascolto della parola per farne fiorire tutta la vita che è e che racchiude.
Silvia Comoglio, laureata in filosofia, ha pubblicato le sillogi Ervinca (LietoColle Editore, 2005), Canti onirici (L’arcolaio, 2009), Bubo bubo (L’arcolaio, 2010), Silhouette (Anterem Edizioni, 2013), Via Crucis (puntoacapo Editrice, 2014), Il vogatore, (Anterem Edizioni, 2015 – Premio Lorenzo Montano – XXIX Edizione – Sezione raccolta inedita), sottile, a microchiarore! (Edizioni Joker, 2018), Afasia (Anterem Edizioni, 2021), In ape de tăcerel In acque di silenzio (Editura Cosmopoli, Bacau, 2023).
La sua poesia è stata tradotta in Inglese e Romeno e in particolare il testo Terezín scritto per Margit Koretzovà e Rozkvetlà louka s mortyly, Le farfalle, il disegno che Margit fece a Terezín dove fu deportata nel 1942 con l’intera famiglia prima di essere trasferita ad Auschwitz, è stato tradotto in Inglese Francese Spagnolo Tedesco Romeno e Ceco.
Suoi testi sono apparsi, tra l’altro, nei blog “Blanc de ta nuque” e “La dimora del tempo sospeso”, nel sito di Nanni Cagnone, sulle riviste “Il Monte Analogo”, “Le voci della luna”, “La Clessidra”, “Il Segnale”, “Italian Poetry Review”, “Osiris poetry”, nella rivista giapponese “ẟ” e nella rivista romena “Poezia”, e on-line nelle riviste “Carte nel vento”, “Tellusfolio”, “La foce e la sorgente”, “Fili d’aquilone”.
Il portale “BombaCarta” le ha dedicato La lettura in Versi n. 56 curata da Rosa Elisa Giangioia.
È presente nei saggi di Stefano Guglielmin Senza riparo.
Poesia e Finitezza (La Vita Felice, 2009), Blanc de ta nuque, primo e secondo volume (Edizioni Dot.com.Press, 2011 e 2016) e La lingua visitata dalla neve (Aracne, 2019), nell’antologia Poesia in Piemonte e Valle d’Aosta (puntoacapo Editrice, 2012), in Fuochi complici di Marco Ercolani (Il leggio, 2019) e in Anni di Poesia di Elio Grasso (puntoacapo Editrice, 2020).
Fa parte del Comitato di Lettura di Anterem Edizioni e della Giuria del Premio di Poesia e Prosa Lorenzo Montano.
https://www.bookeditore.it/il-tempo-ammutinato-di-silvia-comoglio/
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Bellísimo poema.
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