
Ci incontreremo ancora
ma non nel futuro
– saremo di nuovo insieme
nel nostro passato.
Un giorno, chissà, ci vedranno
dal telescopio puntato
su questo pianeta
– con un solo sguardo violando
il tempo e lo spazio.
*
Sogno sempre l’omelia perfetta
come teorema che si dimostra
dentro un’arcana geometria.
Da un alto pulpito che meraviglia
un Cristo vivo che ancora parli
spieghi il mistero che tutti attende
– una parola che infine dica
cosa lasciare e cosa prendere.
*
Chiediamo perdono senza ragione
forse perché affiorano a sera
rimorsi confusi, lontani.
Sentiamo una colpa vaga
ma non ricordiamo niente.
A volte, all’improvviso
piangiamo come bambini
– come chi è innocente.
Antonio Fiori è nato a Sassari nel 1955. Nel 2004 è tra i sette poeti vincitori per la silloge inedita al Premio Montale Europa e nel 2019 ha ricevuto il riconoscimento “Per una vita in poesia” al Premio Lorenzo Montano. Ha pubblicato: Sotto mentite spoglie (Manni, 2003), La quotidiana dose (Lietocolle, 2006), Trattare la resa (Lietocolle, 2009), In merceria (Carlo Delfino, 2012), Nel verso ancora da scrivere (Manni, 2018), I Poeti del sogno. Piccola antologia (Inschibboleth, 2020), Vita di un altro ( Inschibboleth, 2023).
Suoi testi sono apparsi su «L’immaginazione» e «Gradiva». Tra il 2005 e il 2010 è stato redattore nei blog letterari Via delle belle donne e Oboe sommerso. Dal 2015 al 2019 ha collaborato come recensore al mensile «Poesia». È redattore nelle riviste on line Avamposto poesia e Atelier poesia. Collabora inoltre con Menabò, quadrimestrale internazionale di cultura poetica e letteraria.
https://www.italicpequod.it/books/la-stessa-persona/
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