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La mia poetica il più delle volte, nasce dal bisogno di dare voce a quel fragile equilibrio tra distruzione e memoria, tra l’indicibile quotidiano e la continua ricerca di unna speranza di Bellezza, dove l’esperienza del dolore si mescola all’impossibilità di restare indifferenti di fronte alla devastazione. Nella mia poesia, il paesaggio naturale (e penso a una delle mie composizioni più recenti: la piana degli ulivi, il cielo che cade in pezzi) si fonde con il dramma umano, in un dialogo continuo tra il mondo esteriore e quello interiore. Le madri orfane di figli rappresentano non solo il lutto individuale, ma anche una condizione universale di perdita, una cicatrice collettiva. Scrivo per immortalare questi istanti di dolore e speranza, cercando di prestare la mia voce a chi non ne ha più. La mia scrittura è un atto di testimonianza, uno spazio in cui la parola tenta di ricomporre ciò che è stato spezzato, senza mai dimenticare il peso di ciò che è stato perso. È un atto di resistenza attraverso l’arte, in cui il ricordo e l’emozione si fanno veicoli di un messaggio di umanità. La mia scrittura si nutre inoltre del contrasto tra il mondo esterno, materiale, e la ricerca di autenticità, di significati più profondi che spesso sfuggono nell’ossessione per l’efficienza e la velocità. Il linguaggio quotidiano, volutamente scarno e diretto, è uno strumento per esporre a volte la paradossalità della vita contemporanea, in cui la verità si distorce e i valori si svuotano. Scrivere, per me, è anche un atto visivo, raccolgo un frammento di realtà che si carica di significati “altri” un modo per restituire profondità a ciò che solo sembra banale.

C’è un muro che piange
sotto i colpi di un mortaio
ho sognato la piana degli ulivi
e un cielo che cade in pezzi.
Hanno strappato dai margini
un frammento-bambino, il futuro
in polvere e sangue trasmuta
il vento sulla terra dei Padri
madri orfane di figli, mietuti
(24/02/2024)

ore 19.30

Come se non ci fosse
poi un treno da prendere
e un dover ritornare
ma il mondo muore
e muore oggi
sul fondo dei miei occhi
che hanno visto soli discendere
su nebulose in frantumi
gorgheggi di nulla
e danze scomposte
cicale in agosto

ore 18.11

sono io l’intrusa
la perfidia agre che mi sostanzia
l’ho coltivata in gennaio
avvolta in gelide nebbie
nell’umido di pianura bassa.
Continuo ad inciampare
sui miei stessi pensieri sconnessi
e il mondo muore oggi

ore 22.16
Non ho più scarpe comode

i miei passi solcano
sporchi marciapiedi
rattoppati al catrame
ai margini del buon senso
fiorisce ortica e malerba
nel disordine dei giorni feriali
i lampioni a led risparmiano
centesimi per nuovi deficit
nel bilancio comunale
la vera verità
s’illumina in un tweet
i cattivi sono gli altri
noi, assolti anche oggi


Patrizia Camedda sono nata a Torino il 16/01/1968, vivo a Settimo Torinese

Psicologa, Psicoterapeuta, Psicologa scolastica, Progettista sociale, Formatrice. Mi occupo di teatro sociale come attrice non professionista e come conduttrice di laboratori di teatro come terapia complementare. Scrivo poesie, come atto curativo, voce di Comunità e impegno sociale, atto auto-curativo e trasformativo. Per oltre dieci anni ho svolto attività giornalistica per periodici locali (La Nuova Periferia Settimo/Chivasso/Canavese) pubblicazioni settoriali scuola (tecnica della scuola) e culturali (L’Inchiesta di Sicilia).

Autrice, Poetessa, Teatro sociale e di comunità

Dal 2012 ho presentato/moderato eventi pubblici e presentazione di libri e autori (VI edizione Festival delle Ville Venete).

Nell’a.a. 2012/2013 ho partecipato a un tirocinio universitario finanziato da Regione Piemonte e Unione Europea sui Discrimini, con la realizzazione di uno spettacolo teatrale, Nuovo Alfabeto prossimo futuro, andato in scena alle Officine Corsare di Torino (novembre 2013) Murazzi student zone (novembre 2013) teatro Vittoria Torino (marzo 2014) e presentato nelle scuole superiori del Piemonte (a.s. 2013/2014, un Istituto per ogni provincia: TO; AT;AL;VC;CN;VB;BI).

Scrivo poesie e partecipo a slam e serate di declamazione. (Murazzi Poetry Slam; Monferrato Poetry slam; II e III Edizione Giochi Poetici c/o Cultura e Società; La Revoltosa Poetry Slam; CaleidoScoppio Murazzi).

Da Aprile 2014 Collettivo Donne Settimo/Progetto teatro che ha realizzato lo spettacolo Divagazioni sul Potere, Un mondo possibile, andato in scena al teatro Garybaldi diSettimo To.se il 12/12/2014; al teatro Astra di Torino il 21/04/2015 e al teatro Giacosa di Ivrea il 30/03/2016.

Per Ass.culturale Due Fiumi il 21/03/2015 ho organizzato e presentato gli eventi: gara poetica a eliminazione diretta Buttalo giù dalla Torre, presso la torre medioevale di Settimo To.se ; il 20/03/2016 Poesie Tra Torre e Terra con atterraggio poetico e 08/04/2017 Dalla Torre al Mondo, poesia per l’inclusione e i diritti

da Dicembre 2016 a Settembre 2017 – PROGETTO RINASCITA Creative Evasioni a cura dell’Associazione TerraTerra collaborazione ai testi, aiuto-conduzione gruppo Teatro, gestione della comunicazione istituzionale, presso Casa Circondariale di Ivrea

Novembre 2017 – Agosto 2018 – PROGETTO LA VOCE OLTRE IL MURO a cura dell’Associazione TerraTerra: collaborazione ai testi, aiuto-conduzione gruppo Teatro, gestione della comunicazione istituzionale, presso Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti Torino

19/06/2019 Spettacolo Teatrale Guarda attraVerso realizzato con il laboratorio allievi Cpia presso Istituto penale Lorusso e Cotugno di Torino

20/07/2019 Roby & Patry Poetry Show reading poetico e musicale Festival Teatrale dell’Acquedotto di Genova

12/10/2019 Roby & Patry Poetry Show reading poetico e musicale evento: Eco di Poesia presso Biblioteca Comunale di Como

Agosto-Settembre 2020 – Progetto F.A.T.H.A. Asl città di Torino S.C. Neuropsichiatria Infantile (Nord) in collaborazione con il personale della S.C. NPI Nord, laboratorio di Teatro terapia rivolto a bambini in fascia di età della scuola Primaria/Media Inferiore, pazienti della suddetta Struttura per patologie diverse.

Dal 2020 socia e membro operativo dell’Associazione Culturale Periferia Letteraria

17 Luglio 2021 Primo premio nella prima edizione del concorso “Sfida Giosuè Carducci“, Ceresole Reale (TO), con la poesia I miei passi.


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