OLYMPUS DIGITAL CAMERA

La poesia è per me come il sangue che scorre nelle vene, amata e frequentata fin dalla prima giovinezza e mai abbandonata, con il tempo è diventata imprescindibile, come lettura e come scrittura. Se dovessi dare una definizione del genere poetico che pratico direi che la mia è una poesia emozionale, scaturita dal vissuto e pronunciata con umiltà per la delicatezza della sua natura. La poesia dice quello che la voce tace e chiede solo di essere ascoltata. Non credo che possa avere altra ragione se non quella di aprire l’anima alla bellezza della parola per comunicare con “l’altro da sé”. Al contempo penso le sia indispensabile una forma strutturale adeguata, organizzata tenendo conto anche di alcune regole della retorica.

Ero una mela rossa

Ero una mela rossa e rigogliosa
turgida di un umore ormai disfatto
ad aprile cantavo
le rose mi infioravano i capelli
e gli occhi li irretivano i fantasmi
quando luglio scioglieva i suoi veleni.

A lungo camminò il mio cavallo
Consunse i ferri e rifiutò il riposo
ora dorme stremato e non si sveglia
ai ruvidi strattoni né ai richiami.

Dalle sue froge esalano spasimi
e i garretti hanno smesso le ali.
Solo la luna accoglie i suoi sospiri
gli carezza il mantello
gli ricama una stella sulla fronte.

*

Non per canti

Non per canti d’amore
né per fuochi esplode
al silenzio del tramonto
la matura scienza del cuore.
Ma se la bocca scioglie
le sue nascoste perle
se nasce luce dagli occhi
che hanno pianto
si leva il grido rattenuto
a resuscitare spasimi
guizzando ombre di pace
sulle agitate vele.

*

Ragazze

D’estate le ragazze siedono
sulle scale di pietra
che salgono su per la collina.
Hanno sorrisi e sandali lucenti
gonne lunghe piegate fra le gambe
e braccia che s’allungano all’ignoto.
L’attesa che brucia la carne
le fa calde e smaniose di tuffarsi
in quel mare che le invita alla vita.
Oh provare almeno una volta
ad essere uguale a loro –
leggerezza e atterraggio
fra infantili risate
su leggero piumaggio.


Anna Maria Bonfiglio, agrigentina per nascita, risiede a Palermo dove svolge attività culturale nell’ambito letterario. Giornalista pubblicista ha collaborato con i settimanali dei gruppi Rizzoli e GVE, con i mensili SiciliaTempo e Insicilia, con la rivista Silarus e con altre testate; ha diretto il periodico Insieme nell’arte e il giornale online Quattrocanti. Ha pubblicato sedici raccolte di poesia, due di racconti e i saggi: A cuore scalzo-La vita negata di Antonia Pozzi (CFR Edizioni), La vicenda di gioia e di dolore nell’opera di Camillo Sbarbaro (CFR edizioni) e Maria Messina in Figure femminili del Novecento (Edizioni Ulite). Sue poesie e articoli di letteratura sono reperibili in vari siti web. Per l’impegno nel campo letterario le sono stati assegnati vari riconoscimenti.


Scopri di più da larosainpiu

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.