
Non cercarmi nella genealogia
delle antenate: loro sono qui,
in questa riva, in quest’infusione
dell’alba nel mio sangue.
Sono qui, come la madre, nell’odore
del pane che onora la grazia
delle nubi; sono qui, nella melagrana
di tutte le figlie che inscrivono
tra i seni il diamante infinito.
Non cercarmi nei crocicchi gravidi
di niente e di silenzi muti, là dove
il piombo non cerca la sua trasmutazione.
Sono qui, nel popolo della Parola
che si fa carne, soglia di canto.
Signora delle metafore
*****
Signora della Dedizione, fortezza
delle braccia-estuario quando
gli Amanti, nel miscuglio
d’anime, più non sanno se sono
fiumi o mare. Signora dell’Abbondanza,
che più non si sa come si contiene
in petto tanta folgorazione
d’aria nella combustione,
sei Iniziatrice di Grazia,
volo radioso di una tela dipinta
che non racconta, che non astrae,
che si versa manna saporosa
nella terra creatrice di limpidi occhi.
*****
Magnifica. In te la Bellezza
e la giustificazione della Bellezza.
Amore è in te e la sua manifestazione
è lo splendore d’acqua aurorale,
rugiada che t’imperla, soffio
vivificante. Tu respiri, Divina
tutt’uno con l’universo intero.
Madre di sogno, di magia,
Madre amante, torcia che accende
l’oro dei frutti incorruttibili.
*****
In te, Anima Mundi, l’odore
delle semenze e il canto
d’una canzone sublime
e preziosissima.
Dalla postfazione di Angelo Vita
La poesia di Ester ci permette un viaggio immersivo/emersivo che ha come password la parola che accompagna – da buona antenata – il lettore a scoprire quelle emozioni che solo l’artigianalità chirurgica del poeta sa evidenziare e farci apprezzare a partire dai suoi dettagli e dalle molteplici sfumature di cui spesso è ‘gravida’. È una particolarità che emerge in ogni rimando semantico. L’impronta mitologica che la segna funge da vero e proprio scalpello utile a dare senso alle forme informi incastonate nei labirinti dell’Es al di là e al di fuori delle prescrizioni di contesto che imbrigliano in ciascun verso il senso profondo che Ester rivela a partire dalla sua sensibilità, prima che di poeta, di donna/madre. La poesia di Monachino mette pertanto in movimento la parte bio/organica come quella esistenziale, quella logica come quella analogica, parti queste indispensabili nel dare senso all’apparente non senso. Detto e non detto, tra i versi, hanno la medesima cittadinanza perché sono versi svelati seppur non del tutto denudati. […]
- Ester Monachino è nata a Realmonte (Agrigento), dove risiede. Ha pubblicato: Foglie sparse (Roma 1975); Geometria d’un cigno (Catania 1979); L’orizzonte verticale (Forum/Q. G., Forlì 1980); Sentieri d’erbe (Bastogi, Foggia 1983); Le labbra (Scheiwiller, Poeti del Montale, Milano 1987); Inchiostro di papaveri (Il Vertice Libri, Gli eredi del sole, Palermo 1987); Eclisse errante (Firenze Libri, Firenze 1989); Alchimie di Realmonte (Ed. dell’Ariete, Siracusa 1992); Un rito di frumento (Piero Manni ed., Lecce 1998); Dedicato a… (AICS-Regione Sicilia, Agrigento 1998); Tra luce ed ombra il canto si dispiega (Ed. Ila Palma, Palermo 2002); Laiche recitazioni (Giano Ed., Roma 2011); Logos Spermatikos (eBook n. 173, La Recherche.it); Damareta (Aletti Editore, Roma 2016); Facciamo arcobaleno, Teatro a scuola (Salvatore Estero Ed., Sciacca 2018); Symbolon (A&B Editrice, Gruppo Editoriale Bonanno, Acireale-Roma 2019) romanzo; 99 petali e 1 Sortilegio (Thule Ed., Palermo 2022).
In collaborazione con Emanuela Schiavina, Art Accademia Radiofonica per Tutti ha scritto Radionica e Chronos, Il Tempo non tempo, edito da ART, 2023 nonché i quaderni di Poesia e Radionica: La Casa; Yin e Yang. Drago e Araba Fenice; Pianeti; Gatti, 2024. Ha curato la prefazione di diversi volumi in prosa e poesia; opera nell’ambito culturale. Collabora a diverse riviste, settimanali e quotidiani. È inserita in diverse antologie poetiche e volumi d’arte. Critici autorevoli si sono occupati dei suoi critti. Fra gli altri, nel 1986 ha vinto il Premio “E. Montale” per l’inedito; nel 1998 il Premio “E. Montale” per l’edito con il volume Un rito di frumento; nel 1999 il Premio “Firenze” con il volume Dedicato a…. È stata inserita nel programma dell’edizione 1999 del Festivaletteratura di Mantova. È stata discussa presso l’Università degli Studi di Palermo una tesi sulla sua opera dal titolo La lirica di Ester Monachino: tra effimero ed assoluto. È a lei dedicato il saggio critico La parola alchemica nell’opera di Ester Monachino a cura di Stefania Monachino, edizioni AICS 2008.
Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche sia concernenti la sua opera sia in qualità di critico letterario; tra le altre ha focalizzato particolare attenzione sulla sua poesia la trasmissione “Inconscio e Magia – Psiche” (RaiDue, maggio 2009).
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La pparole, in Ester, è in-canto, Kèrigma, poesia pura…
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