madre che resta

Proveremo a svegliare l’aurora
per cantarle la nostra frattura.

*

Mostro il costato ferito
con la pazienza di un lupo;
la luna superflua
mi attraversa da parte a parte.

Sono un animale secondario
che si lascia accarezzare.

*

Dentro la tasca minore
delle mie solitudini
sono già alba, le lacrime,
che non si piangono.

*

Un figlio resta tale
anche dopo la marea,
divorato dalla stessa
sua corteccia.
Un figlio
Si fa alba che perdona.

*

Qualcuno infilava le mani
dentro il mio utero
per scoprirti fragile
e già abbastanza grande.

L’addio è avvenuto prima.


Dalla postfazione di Francesca del Moro

Nominare la perdita, rompere il tabù: versi per un bambino mai nato

<<Comprendere che un aborto volontario implichi un lutto non significa mettere in discussione il diritto delle donne a ricorrervi: significa non lasciarle sole ad affrontarne le conseguenze. Il libro di Patrizia Baglione racconta questa solitudine e allo stesso tempo la contrasta rompendo il silenzio per portare il tema all’attenzione di tutti … Le poesie di Patrizia Baglione sono brevi, lapidarie, taglienti, chiamano le cose col loro nome, non perdono mai compostezza né potenza immaginativa. Hanno il coraggio di attirare lo sguardo su una realtà che si tende a semplificare in favore di battaglie ideologiche. Vero è che la perdita di un figlio nel grembo, che sia accidentale o frutto di una decisione più o meno sofferta (e la voce che qui parla è riferibile a entrambe), può risultare in un trauma tale da sconvolgere la vita di una donna. Solo chi ha vissuto una simile esperienza sa quanto fosse profondo il legame che è stato spezzato. Imponendosi per maturità e misura, questi versi ci svelano la portata dell’amore e della perdita, portandoci a posare uno sguardo attento su un tema delicato e universale.>>


Patrizia Baglione (Arpino, 1994), già laureata in Scienze dell’Educazione, studia per conseguire la Laurea Magistrale in Linguistica Moderna. I suoi testi sono apparsi in diverse riviste letterarie: <<L’Astero Rosso>>, <<Poetarun Silva>>, <<Inverso>>, <<Transiti poetici>>, <<Poesia del nostro tempo>>, <<Atelier>>, <<Formafluens Magazine>>.
Ha pubblicato: La mia voce (Quid Edizioni, 2019); Malinconia delle nuvole (Kimerik Edizioni, 2020) – silloge presentata su Rai Radio Live – e Nero crescente (RPlibri, 2022); quest’ultimo recensito da Franco Manzoni sulle pagine del <<Corriere della Sera>> nella rubrica “Soglie”. Nel 2020 ha vinto il Premio Kalos alla Cultura. Lavora come addetto stampa e divulga poesia su vari canali.
Dirige il blog <<Versolibero>>. È redattrice di <<Laboratori Poesia>>, <<LucaniArt Magazione>>, <<Larosainpiu>>, <<Emme24>>, <<lit-blog Finestre>>.
Collabora con <<Pubblicazioni Letterarie>> e con Giovanna Frene per <<Inverso>>.
Cura la rubrica “Tre fisse” (domande semplici e concrete) su <<La poesia e lo spirito>>. Sua la realtà editoriale nero_latte https://liberidiscrivere.com/2025/01/03/nuova-casa-editrice-nero_latte/


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