
Avrò ricordi di me da viva
una sorta di scricchiolio di ossa
la tavola mai sgombra, pure il pomeriggio
la brocca sbeccata come il sorriso
e la Luna che guardavo di sera.
Tutto come fosse caduto almeno una volta
e l’avessi raccolto senza aggiustarlo
per ricordare di cosa parla l’amore
senza invenzioni.
*
Cecilio aveva allucinazioni di notte,
urlava dalla sua stanza
che c’erano le spade sul soffitto
che gli cadevano addosso.
Noi (due) spegnevamo le sigarette
nell’acqua del bicchiere di plastica
per andare a fermare le spade volanti.
Dalle stanze qualche lamento insonne,
signorina, infermiera, mamma,
una liturgia lunga un corridoio
fino all’ultimo caffè dell’alba.
*
Ancora resto ferma a primavera
non per la giovinezza o per le rose
ma per il nido, le rondini al ritorno
le spine che mi sciupano le cose.
Elena Milani è originaria di Castiglione dei Pepoli e vive a Pian di Setta, un piccolo paese nel comune di Grizzana Morandi, sull’appennino bolognese. Poeta intimista, suoi inediti sono inclusi nell’antologia poetica “Poeti del quotidiano prossimo all’infinito”, curata da Franco Piol, suo mentore.
Le rondini al ritorno, sua opera prima, è scaricabile in ebook sul blog di Flavio Almerighi (amArgine) https://almerighi.wordpress.com/2024/10/04/collana-libri-amargine-le-rondini-al-ritorno-di-elena-milani-e-book-scaricabile-gratis/
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