
dalla prefazione di Anna Maria Di Pietro
‹‹Nascono dai rovi le poesie di Greta Rodan, come la merìcula, la mora in dialetto molisano, figlia delle spine, frutto selvatico e prelibato che si offre a colui che riesce a vederla, al viandante lento che la sa cogliere senza paura di farsi male. Versi epidermici che giungono con la parola “vestita” di nudità, e lievi s’insinuano sottopelle fino a raggiungere le viscere, in profondità, quella dell’anima, in un viaggio di vertiginosi tornanti, leccando le ferite e recuperando brandelli di sogni da ricucire.››
Nell’ora della nostra vita
In un imprecisato anno
Sarò anche io perdonata
Per essermi commossa e troppo
Per ogni bestia ferita
Per ogni declinazione umana
Che ho creduto stonata
Per essere nata
Un giorno in cui l’aria mancava.
*
Per ogni segno
Per ogni cicatrice
Potresti darmi un bacio una carezza
Leccarmi i polsi le caviglie
Infilarmi la voce nel petto
Potresti
Sotto le luci al neon degli ascensori
Così impietose con chi non si ama
Con una mappa del cervello
E una, piccola, del cuore
Perché tu capisca la mia urgenza
Di esistere
Perché io senta vero pacifico quieto acceso
Il desiderio tuo
Di non lasciarmi.
*
C’è un soffio pesante che arriva dalla casa accanto
Un esercito di preti è pronto a benedirmi
Mi vorrebbero toccare gli occhi
E liberare il cuore
Con le loro litanie schierate
A me serve solo leggere i vangeli
Sentire Dio in un albero in un calabrone E
nel fiato degli uomini.
Greta Rodan, scrittrice, poetessa e performer, è nata a Napoli nel 1980. Ha pubblicato i romanzi Troppo bianca per restare (Milena Edizioni) e Voglio spendere una parola per te (Dieci Lune Edizioni), alcune raccolte di poesie tra cui L’idea del Pane e Come una bocca d’estate. È autrice dei monologhi Un volo molto rapido e Nei miei panni, trasposti in spettacoli teatrali.
https://www.macaboreditore.it/home/product/311-mer%C3%ACcula.html
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