Per me la poesia è un atto di ascolto profondo del mondo, un tentativo di cogliere le sue sfumature più sottili, di accarezzare l’essenza nascosta dall’apparenza.
La poesia è un ponte che unisce gli opposti per scoprire l’invisibile nel visibile, la luce nell’oscurità, l’allegria nella tristezza, il silenzio nel rumore ma al contempo il rumore nel silenzio. La poesia rappresenta il gesto di dare forma alle emozioni, di animare le parole, di creare immagini che fluiscano libere e spontanee, capaci di parlare al cuore senza vincoli. La poesia è un’arte che nasce dall’istinto e si lascia guidare dal sentire, permettendo all’anima di muoversi tra le pieghe dell’esistenza e di spiccare il volo verso l’infinito.

Lasciala andare

È inutile negarti il diritto di parlare.
È il pensiero che libero fluisce,
è il senso che genera parola.
L’anima chiama
vuole cantare e anche ballare,
nuda e leggera,
dove la notte incontra il giorno
e il silenzio cede il suo passo.
Sciogli i capelli scegli i colori vesti di fiori
e osserva gli uccelli che volano alti.
Scrivi la storia col cuore e
rendila vento.

La voce del silenzio

Parlami, raccontami
di quando sfidavi il vento
per veder volare l’aquilone.
Donami parole di carta
che sanno di sole e di sogni,
ricordi svelati da una conchiglia
raccolta tra tante sulla sabbia
bagnata dal mare.
C’era un messaggio nella bottiglia
venuta da orizzonti lontani.
Vibrano forte le note del cuore
mentre ascolti la voce del silenzio
che ti avvolge e ti tiene a sé.

Giorni di_versi

Passano le ore come stelle cadenti
a illuminare la notte.
E con esse i giorni di_versi
nati dal tocco di mani vissute.
Le abbraccio ché restino nelle mie,
traccia di unione per sempre.
Quelle mani che calde mi presero,
fonte di amore che nutre
e di dolce abbandono.
Ora le tengo tra le mie
come noce nel guscio,
mentre lo sguardo si posa sul volto
e incontra i tuoi occhi velati,
simili ai miei.
Gli stessi che per primi videro il mio corpo nudo
e lo sentirono dono immenso.
Non voglio perdere niente
lontana da qui.
Desidero cogliere l’attimo e
renderlo eterno, vivo a distanza e
ricordarne il profumo
per colmare l’assenza
con la sua preziosa presenza.


Maria Lucia Tarantino è nata a Lecce il 21 novembre 1966. Dopo aver intrapreso gli studi classici, nel 1989 ha conseguito la laurea in Lettere Classiche con indirizzo storico-filosofico e successivamente il titolo di Dottoressa di Ricerca in Scienze Bioetico-Giuridiche. Dal 1992 risiede a Roma, dove svolge l’attività di insegnante. Tra le sue passioni vi è la scrittura. Ha collaborato con la rivista di filosofia metropolitana “Filosofi per caso”, fondata da Francesco Colia e Antonella Foderaro, e con il blog “Filosofi Per Caso & CineSofia”, contribuendo con testi in prosa e in versi. Inoltre, è presente in volumi antologici di poesia, tra cui “Una poesia al giorno” e “Il taccuino di Roma” dell’editore Giulio Perrone. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari, ottenendo riconoscimenti e premi. Tra questi, il Concorso Letterario Nazionale di Ostia 2021 sul tema “Amore non è violenza” (Spazi all’Arte Edizioni) e il concorso “Storie ed emozioni in un tempo sospeso” (I Libri di Icaro).


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