
“La poesia, come suggerisce Edgar Morin, «ci rivela che abitiamo la Terra non solo prosaicamente –sottomessi all’utilità e alla funzionalità – ma anche poeticamente, votati all’ammirazione, all’amore e all’estasi». Così è sempre stato per Taormina, che della poesia ha fatto la propria ragione e compagna di vita, trovando in essa, ancora oggi, la possibilità di “comunicare”, di mettersi in comunione con tutto ciò che cor-risponde alle sue “esigenze” spirituali, all’universalità dei valori e degli ideali ai quali egli è stato sempre fedele”.
(Dalla prefazione di Guglielmo Peralta)
sono siciliano
le parole che scrivo
sono bagnate
di salmastro
scivolano sulla pelle
delle pagine come pesci
conoscono
il canto delle sirene
gli incantesimi delle stelle
il mio cuore
è circondato dal mare
all’orizzonte vedo itaca
fuggita da un canto di omero
*
ogni goccia
della mia vita
ha preso il sale
dal tuo mare
*
dal muro che recinge
l’aranceto
pende un frutto
grande come un sole
così alto
che nessuno può
raccogliere
forse non esiste
è il tuo sorriso
*
andavamo per gli ulivi
e i campi strinati di luglio
i tuoi occhi erano
un cielo di rondini
*
dai tuoi capelli scivolò
sul cuscino del mio sonno
una stella d’antracite
geometrie scalene e isosceli
trapezi e triangoli
colline e isole
come dio avevo costruito
un pianeta
al risveglio era solo un verso
*
ti sento crescere dentro di me
come una perla nella conchiglia
mi divori dolcemente come
un bruco la polpa di un frutto
maturo
*
tutti gli alberi sono spogli
solo le nostre braccia
come mandorli sono in fiore
*
sul ramo spoglio
un geco morde
al collo la brezza
stilla sangue
come il mio ricordo
in dormiveglia mi giro
sui fianchi del tempo
tu sali dalla cisterna
della mia anima
sei la farfalla
che si arrampica
al sole
ti cerco sulle corde
della chitarra
nasci parola
Emilio Paolo Taormina, è nato a Palermo nel 1938. Sue opere sono state tradotte in albanese, armeno, croato, francese, inglese, portoghese, russo, greco, tedesco, spagnolo, ebraico.
Ha pubblicato molti libri di poesia e sei romanzi, tra cui Archipiélago, ed. Plaza & Janés, con testo a fronte spagnolo di Carlos Vitale. Barcellona 2002, La stanza sul canale, Palermo 2005, Lo sposalizio del tempo, edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni, 2011, Le regole della rosa, edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni, 2014, La cengia del corvo, edizioni del foglio clandestino, 2016 e con testo a fronte spagnolo di Carlos Vitale, ed. peccata minuta, Barcellona 2016 e con testo a fronte in armeno di Hiacob Symonian, Erevan, 2016, Cronache da una stanza, ed. l’arciere del dissenso, 2017, Palermo, Gelsi neri, ed. la linea dell’equatore, 2018, Parnassius apollo, ed. l’arciere del dissenso, 2018, Il giardino dell’elleboro, ed. la linea dell’equatore di Fabrizio Orlandi, 2019, nel 2020 Il sorriso del tulipano e nel 2021 Ore piccole (ambedue con Giuliano Ladolfi).
Dopo Il fonografo a colori del 1970 ed. Siculiana, Palermo, ha pubblicato molti quaderni e libri con il logo l’arciere del dissenso e la Forum quinta generazione di Giampaolo Piccari. Da cinquanta anni non partecipa a premi letterari.
In prosa ha pubblicato: Elvira des Palmes, Palermo 1991 (ristampa Giuliano Ladolfi, 2022), La pioggia di agosto, Marina di Patti, 1993, Il giusto peso dell’anima, Palermo, 1999, Inchiostro, Sesto San Giovanni. 2011, Passeggiata notturna, ed. l’arciere del dissenso.
emiliopaolo@taormina-bendrien.it
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Muy bueno. Me encanta. Buen día.
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