Ci sono uomini che sanno cambiare le cose, renderle più semplici, accessibili a tutti. Sempre piene di colore, non sterili o distanti. Ne nascono uno ogni mille forse, ed il loro è un monito, un voler dire che la vita non è questione di conti in banca meramente, ma di quanto e cosa  sappiamo lasciare dietro di noi, segni, invenzioni, rivoluzioni.

Se ne è appena  andato uno di questi uomini, in questo presente assurdo e leggero, colpito da un grave male. Molti di noi lo conoscono attraverso quella piccola mela a simbolo non tanto di un  prodotto,( queste parole non puntano a sottolineare il business planetario della apple, che pure c’è, esiste) ma di un pensiero, un mood senza ombra di dubbio fuori dagli schemi, differente, che ha fatto la differenza concretamente nel sistema informatico e nel modo di comunicare. E mi permetto di aggiungere, non solo.

Dovremmo anelare, guardando a noi stessi, ad una volontà similare, capace di condurci lontano. Pensiamo al grande potere delle idee, alla loro espansione, a quanto sia possibile cambiare il mondo, assieme alla convinzione che sia necessario che accada.  Per noi stessi, per gli altri in un’ottica di continua evoluzione, non autoreferenziale, ma di impegno collettivo sostenibile.

“Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario. Siate affamati, siate folli”

 Diceva questo Steve Jobs nel suo famoso discorso ai neolaureati dell’università di Stanford, nel 2005. Non si è mai laureato ma ha continuato a seguire in maniera ufficiosa le lezioni accademiche, per poi inventarsi un bel giorno la sua strada, con grande determinazione e lavoro.

Essere affamati, sempre vivi, in costante movimento, seguire il proprio io, la propria voce interiore. Essere i creatori partecipi del proprio futuro, folli fino in fondo….come possono esserlo non solo i poeti, gli scrittori, gli artisti, ma anche le persone comuni che hanno un grande sogno, un irrinunciabile sogno.

Voi credete nel vostro sogno? Cominciate adesso.

Irene Ester Leo