cettyLa poesia rappresenta un esercizio di libertà, rivoluzione. Un dono, una carezza.

 

 

 

I corridoi della mia follia
mi portano verso un nuovo stato emotivo
un’emozione di secondo grado
lontanissima dal corpo
euforia compatibile con la mia anedonia

Piove
mi sdraio sull’asfalto
l’acqua accarezza ogni millimetro della mia pelle
sento la vita… ora… qui…
su quest’asfalto che sa di vita che passa, di vita che arriva,
mi guardate come se io fossi pazza, si, come se fossi pazza
piango
piango per la vostra di follia
prigionieri delle vostre inquietudini
togliete i vostri indumenti e cominciate a danzare

Ho scommesso, sicura che avrei vinto sul mio nulla
svaligiare la vita
rubare sogni e ricordi
ritrovare qualche briciola nell’immensa eredità di parole volate via
esistenze perdute
al di là del mio corpo che lentamente… lentamente si consuma
al di là della morte mi ricreo e sopravvivo
sopravvivo a me stessa


Cetty nasce a Palermo nel 1978. Sceglie la penna come strumento indispensabile per ritagliarsi una realtà a sua misura. Comincia a dedicarsi alla poesia, come all’arte in ogni sua forma, a partire dal liceo, sotto l’incanto dei versi di Fernando Pessoa. Attualmente a Torino, si occupa di tematiche legate ai disagi dell’essere umano.