Lucrezia Algozzino, nom de plum di Antonella Spina, esordisce come poetessa con una deliziosa plaquette di otto poesie affiancate a sette opere del noto artista milanese Claudio Granaroli che cura la collana per l’Edizione Alla pasticceria del pesce.

L’esiguità dei testi è tuttavia sufficiente a delineare un mondo poetico la cui nota prevalente è l’urto tra la dimensione del sogno e quella del reale, mettendo in moto la macina della malinconia che si rapprende spesso nel lessico del dolore (rabbia, trafiggimenti del cuore, solitudine, lacrime) e dell’inganno (“un desiderio intrappolato”, “distante l’incanto”), disegnando immagini e metafore di forte impatto, come “la mela di ghiaccio” o le lacrime “Attaccate come spilli/ Dentro la carne già ferita”.

Una riparazione a tanta sofferenza talvolta si risolve stilisticamente in una ricerca d’armonia sonora, come accade nel terzo testo: rosa d’intatta purezza, in cui il rincorrersi di rime anche imperfette e lontane (purezza-carezza-bellezza; ancora-ora; rosa-inattesa-qualcosa) e di suoni, come l’insistenza della liquida “r” (“rosa”, “respiri”, “sospiri”, “purezza”, “carezza”, “serrata”, “terra”) intessono interessanti riferimenti alla tradizione.

Al centro di questo mondo sta la concretezza di un corpo, cassa di risonanza di ogni sommovimento interiore e di ogni vibrazione del sentimento, che, spesso solo con sé stesso in uno spazio concluso quasi opprimente, compie meccanimente gesti quotidiani come bere un caffè o fumare una sigaretta.

Ogni presenza, anche reale, si trasforma in assenza, sordità e incomunicabilità, ogni amore in consapevolezza della sua fugacità, bello come una rosa “d’intatta purezza”, che però già sospira “in una carezza/ la sua stessa fine/ inattesa”.

Si fa strada, allora, la consapevolezza dell’impossibilità di comprendere il perché delle cose: “ora/ di vita non so/ di bellezza qualcosa/ il mistero rimane con me”: da qui la fuga verso una felicità non legata alle apparenze del mondo, ma alla propria interiorità, fatta di raccoglimento e silenzio: “La nostra anima./ L’essenza di tutto./ La vera via per la felicità.”

Franca Alaimo