meridionale

dalla prefazione di Alessandro Cannavale:

Parlare di Sud introduce implicitamente complessi dualismi. Come ricorda l’antropologo Vito Teti in Maledetto Sud (Einaudi, 2013), il Sud – qui più genericamente inteso – acquisisce l’accezione di «doppio inquietante», un «altro da sé», il capro espiatorio di un mondo occidentale … L’occhio di Giuseppe Di Matteo è onesto e sa riconoscere anche i ritardi e le inerzie del suo Meridione di provenienza. Egli non scrive «Meridionale» per aderire a un meridionalismo del pianto. Al contrario, reagisce con veemenza e criticamente, trovando nei persistenti divari l’impulso generatore della sua scrittura poetica, riconoscendo al Sud Italia di esser solo un tassello dell’anagrafe ampia dei «Meridioni» del mondo. È quella la tavolozza policroma e multiforme cui fa riferimento la silloge di Giuseppe Di Matteo, che ricorre alla forma poetica del frammento, con chiara ispirazione ungarettiana; essa si conferma congeniale per dar luogo ai movimenti sistolici e diastolici del suo respiro poetico, dando spazio al carsismo doloroso delle vicende umane, imprimendo sulle sue pagine i nomi di persone e popoli attraverso lapidarie immagini, in forma di schizzo a fil di ferro, talora moniti vigorosi, talora melanconici epitaffi, talora coraggiose esortazioni … La poesia di Di Matteo pone in evidenza le questioni più spigolose dei diversi Sud del nostro mondo. Non ha alcun intento consolatorio, non edulcora la realtà. Al massimo, punta a sintetizzare la complessità del reale. [ … ]


Nemmeno l’ombra di un fiato
o forse è un naufrago spaesato
questo sole di pietra senza nome.


*

Mi manca il Novecento.
La fatica di vivere
sulle guance di un dado.


*

Eravamo più umani
quando il sale piangeva
sulla fronte del sole.


*

Un tempo futuro
era nell’ordine delle cose
nascondere nel pianto
il pane duro.
*

Mi hai parlato d’amore
coi tuoi occhi tristi
di pelle nera.

a *****, venditore senegalese, con riconoscenza


*

Sulle guance del borgo
un temporale inatteso.


*

Sono passate invano
le mie lotte quotidiane
come quei lenzuoli
bianchi di Palermo
che volevano parlare.

 


Giuseppe Di Matteo (Bari, 1983), giornalista professionista, è addetto stampa della casa editrice Paginauno e collabora con QN. Ha lavorato a Sky TG24, Il Giorno, Telenorba e la Gazzetta del Mezzogiorno.
Nel 2019 ha pubblicato Frammenti di un precario (Les Flâneurs Edizioni) e nel 2020 Cronache quotidiane (sempre con Les Flâneurs). Meridionale. Frammenti di un mondo alla rovescia, è il suo ultimo lavoro poetico, edito 4Punte Edizioni, 2022.

https://www.ibs.it/meridionale-frammenti-di-mondo-alla-libro-giuseppe-di-matteo/e/9788090830387