*

il più amato tra noi   non sa obbedire
perché conosce   tutti i nomi dei morti
e quel suono imminente   che sempre noi
rinneghiamo   e ridiamo di lui   quando
chiede perdono  ogni mattina di questa vita
nel mondo   e si impicca alle ciminiere
più alte   con un cappio conservato intatto
nei secoli dei secoli   dai padroni
delle cattedrali   dei quartieri
dei tribunali

*

XVII

chiunque tu sia allora    sillaba contro sillaba
corpo madre cardinale    giura    che posso
ancora pronunciare    questo ennesimo addio
curvo come un diluvio    un digiuno    una febbre
un calendario di prede e regole del bene
che finalmente posso entrare    nell’unica tua
temperatura dell’alba    perfetta e finale

(temperatura dell’alba è un verso di Carlotta Cicci)

*

[quel tratto esatto del ponte     controvento
che stringe il passo alle acque sporche
eterne hai detto    ridendo    ricongiunta a me
ora che tutto è vero    che insieme liberiamo
i troppi nomi dati alla morte    e che mai
ci hanno uccisi alla fine    e qui davanti alla città
riunita intera nelle mani nostre    che fanno piano
ancora     che imparano a cercarsi     sapendo
che tutto è raggiunto    che tutto comincia
adesso
]

*

(navona)

guarda l’inizio di pioggia   che spalanca
la piazza di gioia   onora il padre e la madre  
scrivevano sui mercati di carbone e bambole  
qui tra i fiumi   i millenni e gli assediati  
mi chiedi di consegnarti   tutti i miei nomi  
le parti di dolore   ancora intatte   le difese
e le cadute   le menzogne date e ricevute  
gli ordini di febbre e di stupore   mi chiedi
di restituirti la mia vita    che precipita ora
e ti crede   ti crede interamente

*

come ti sfiori la gola
le dita come un flauto sul vuoto
la spina che ti piega nel grembo
lo stelo del dubbio   la lingua
che leghi ai miei denti

impareremo questo coraggio
di obbedirci    di curarci
di non dividerci mai più

*

Stefano Massari, Macchine del diluvio, nota di Pasquale Di Palmo, MC Edizioni, 2022 

Stefano Massari è nato a Roma nel 1969 e vive a Bologna. Ha pubblicato le raccolte poetiche: diario del pane (Raffaelli, 2003, postfazione di Alberto Bertoni); libro dei vivi (Book Editore, 2006, postfazione di Alberto Bertoni); serie del ritorno (La Vita Felice 2009, prefazione di Milo De Angelis); Macchine del diluvio (MC Edizioni, 2022, nota di copertina di Pasquale di Palmo). Suoi testi sono presenti su riviste letterarie e antologie critiche e tematiche, in Italia e all’estero. In dialogo critico con Alberto Bertoni e Pier Damiano Ori ha pubblicato il volume Stati di poesia contemporanea (L’Arcolaio, 2017). Ha realizzato video su poeti contemporanei italiani e stranieri e suoi progetti di videopoesia e videoarte sono stati ospitati in vari festival di letteratura e arti visive, italiani e internazionali. Un suo lavoro di videopoesia è stata esposto nel 2011 alla Biennale d’Arte di Venezia. Tra il 2000 e il 2010 ha fondato e animato diversi progetti culturali: FuoriCasa.Poesia, SECOLOZERO, LAND e CARTA|BIANCA, muovendosi tra web, video e arti visive, riviste, ideazione e direzione di collane di poesia e organizzazione di eventi e curatele di mostre. Ha curato per oltre quindici anni i progetti video del Teatro delle ariette, con cui ha realizzato lungometraggi in Italia e all’estero, ha inoltre realizzato numerosi altri progetti video tra teatro, poesia, video-arte, arti visive, comunicazione istituzionale e promozione sociale (www.disforme.net).