_salii per le scale
___con la valigia
poi chiusi
____la porta
_e la finestra
__per guardare
il mondo
*
è cresciuta
_______l’erba
__sul viottolo
che porta a casa
nessuno
___viene più
a cercarmi
*
mi guardo
__allo specchio
____per leggere
la morte
_come un fiore
che si apre
______al sole
___________
“La poesia è forse un’ipotesi negativa. So tutto quello che non è poesia: la corruzione, la mafia, le guerre, la sopraffazione e un elenco infinito di negatività.
Posso dire come mi nasce una poesia. Due o tre parole mi girano per mente e sento dentro di me una musica, quando le parole, come per una transustanziazione, sono divenute musica, la poesia è fatta. Il resto lo sconosco. In ogni caso la poesia esiste come possibilità e diviene tale con la partecipazione fantastica e l’intelligenza del lettore.”
Emilio Paolo Taormina è nato nel 1938 a Palermo . Ha curato un’attività commerciale specializzata in musica rock, folk, blues, jazz. Sue opere sono state tradotte in albanese, armeno,croato, francese, inglese, portoghese, russo, spagnolo e tedesco. E’ presente in antologie e riviste internazionali.
Il suo ultimo lavoro poetico “Lo sposalizio del tempo” per le edizioni del Foglio Clandestino ha ottenuto il Premio “Pietro Mignosi” 2010, per la sezione “Poesia”.
conta le righe che restano, che si invischiano poi nei pensieri futuri, che rimangono nelle tasche senza un peso con solo la bellezza che ci siano. E sono queste.
Stupenda proposta.
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Emilio Taormina, fra quei poeti che amo definire “silenziosi”, di cui apprezzo la sobrietà ed il rispetto nei confronti del verso poetico.
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