Con la mia voce, “Siamo”, di Salvatore Sblando, tra gli animatori dell’associazione “Periferia Letteraria”.

Una dichiarazione esistenziale espressa mediante complesse trasfigurazioni di fatti e situazioni del vivere quotidiano e dell’impegno politico e civile. Il testo nomina due tra le più alte ispirazioni di Salvatore (oltre a Emily Dickinson): due poeti del Novecento che rispondono al nome di Angelo Maria Ripellino (i cui “malanni” si riferiscono al cagionevole stato di salute) e Osip Mandel’stam (il cui “sorriso” è metafora del suo aperto sarcasmo verso lo stalinismo).

La poesia è inclusa nella silloge “Ogni volta che pronuncio te”, edita da La Vita Felice.

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Ivo De Palma 1 marzo 2017