si-resta-sempre-altrove

Vorrei restituire l’omaggio che il poeta dedica alla mia terra con un detto siciliano che mi ha suggerito il suo lavoro: “dove tocca, suona”. Perché tra le prime virtù di questo libro c’è la capacità di creare ponti e sponde con l’opera di tanti pensatori. A partire dal Mito della caverna di Platone, passando dall’opera di Calderon de la Barca, e sicuramente dalla Lisboa di Pessoa. Attenzione, questa prendetela come se fosse la mia “tris”. Naturalmente in un’opera così solida, complessa ed articolata c’è molto altro.
Partiamo così da alcune riflessioni sulla vita. Che per molti gradi di separazione non è mai la vita stessa, bensì la sua rappresentazione. Poco confortante, ma necessario si rivela cercare allora un significato originale.
La matrice univoca che possa liberarci da tutte quelle ambivalenze, da tutti questi -ismi da cui a partire dal Novecento ci siamo trovati sommersi, frazionando la verità in un caleidoscopio di significanti che per prima conseguenza, ha quella di scoraggiare qualsiasi discussione, relegandoci quindi in un nostro “altrove” oggi più che mai necessario se si vuole discernere in mezzo a questa gran confusione. Perché questa cosa di inscenare, di portare sullo stage ogni mattina le nostre vite, di farci scenografi mentre arrediamo gli interni della nostra casa, di essere gli sceneggiatori degli aneddoti che ci piace raccontare a tavola, o al primo appuntamento. Questa potenza che ci dà l’illusione di esserci scelti un amore, un compagno, una compagna, scovata come anima gemella tra otto miliardi di persone.
Pensandoci bene, magari dopo aver letto Calderon de la Barça, si potrebbe dimostrare una piacevolissima illusione, un sueño, appunto. E il poeta Vitale, spinge molto i suoi versi per marcare questo “spazio” tra l’essere e l’esistere. Con la speranza forse, gurdjieffiana, di un risveglio, da quel modo di vivere meccanico che ora è scandito dagli acquisti di beni di piccolo e largo consumo. Da tutte quelle esigenze inutili che il poeta spiega bene essere un modo di riempiere il vuoto, la mancanza di radici ancora capaci di andarsi a cercare il vero nutrimento, l’unico che ci potrebbe saziare. Perché altrimenti e comunque la vita va avanti, cresce e sfiorisce anche senza la nostra comprensione.
E ci si ritrova interdetti davanti alle sue manifestazioni, col rischio, altissimo, di distruggere ciò che non capiamo. Svanire come ombre in una stanza vuota ed assolata? È questa la destinazione d’uso di questo dono divino chiamato vita? Forse.

Sebastiano Adernò


Le parole, pensa
inventano l’oggetto
come il sole la luna
un rifesso: perfetto.

*

Che ci siano dolori
da consumare tutti interi
senza pause
così da poter salvare
intatta la gioia chiusa e protetta
da qualche parte dentro di noi?

*

Eppure son certo
che nel riflesso improvviso del sole
sul lucido dorso del mare
ci ricorderemo d’essere stati
un istante felici.


Stefano Vitale (1958), nato a Palermo, vive e lavora a Torino. Nel 2003 ha pubblicato (con Bertrand Chavaroche e Andy Kraft) la plaquette Double Face, Ed. Palais d’Hiver, Gradingnan, Francia; nel 2005 Viaggio in Sicilia, Libro Italiano, Ragusa, e Semplici Esseri, Manni Editore, Lecce. Per le Edizioni Joker ha pubblicato Le stagioni dell’istante, 2005, e La traversata della notte, 2007. Nel 2012 ha pubblicato Il retro delle cose con Puntoacapo Edizioni e nel 2013 Angeli, raccolta poetica con illustrazioni di Albertina Bollati, PaolaGribaudo Editore. È tra i curatori della raccolta di poesie Mal’amore, edita SeNonOraQuando, 2015. Con una plaquette di 24 poesie, nel 2016, ha partecipato alla mostra del pittore Ezio Gribaudo La figura a nudo. Nel 2017 ha pubblicato La saggezza degli ubriachi, La Vita Felice, e nel 2019 Incerto confine, con illustrazioni di Albertina Bollati, PaolaGribaudo Editore. Nel 2021 ha pubblicato Il colore dei gatti, Ventura Edizioni, 12 filastrocche per bambini, con illustrazioni di Albertina Bollati. Presente in diverse riviste, blog e antologie, sue poesie e libri hanno ricevuto riconoscimenti in numerosi premi. È presente in Ossigeno Nascente. Atlante dei poeti contemporanei sul portale di letteratura griseldaonline dell’Università di Bologna oltre che sul sito Italian Poetry. Suoi testi sono tradotti in inglese. Si resta sempre altrove è il suo ultimo lavoro poetico, Puntoacapo Edizioni, 2022.