stoccoro

dalla prefazione di Franca Alaimo:

… << Quando Stoccoro scrive: “Lo psicoanalista / colleziona forme / cerca il contenuto / nei sogni degli altri”, nel rivelare un metodo di lavoro, assegna ai sogni il ruolo di rivelatori della totalità dell’io. Ma se lo sguardo della conoscenza può realizzarsi per inabissamento nell’inconscio in cerca di contenuti che riempiano forme svuotate di senso, è anche vero che quando la sua direzione si volge a un “tu”, a un altro sguardo da guardare, si apre una nuova dimensione d’infinito, che reclamando un incontro, versa altra luce e insieme altro buio. Perché come la luce può essere cieca, così il buio può penetrare là dove la luce non giunge. Può anche accadere che, abbandonando la casa-utero, lo spazio oltre la finestra inviti al sogno … L’orizzonte, la finestra, la distanza spaziale e temporale, il silenzio, i sogni sono, di fatto, per Stoccoro, quegli stati o luoghi di sospensione dai quali sgorga la poesia: è sempre da una perdita dell’orizzonte razionale che emergono idee nuove, così che più che scrivere, è come se, spalancate le porte dell’inconscio, venissimo scritti (senza per questo scomodare la pratica della scrittura automatica). La poesia somiglia, dunque, a un processo di restituzione attraverso un lavoro formale che rispetti il linguaggio per simboli e metafore dell’io più profondo. >>

Rimetti in ordine i sogni
come si fa con la stanza
la mattina presto stringendo
la finestra nella forma del cielo
prima di rimandare tutto all’aria

*

Sono vicino ai contorni
ai luoghi che perdono il viso
e mostrano le loro ombre
come fosse responsabilità di chi passa
restituire un paesaggio
riempire l’intervallo tra due abbracci

Si addomesticano gli sguardi
traversando finestre
quel vuoto pieno che fa
di un muro la speranza di casa

*

È così lontana la voce
e piccolo lo sguardo
la verità
è nello spazio di chi cammina
forse anche tu
ne porti addosso qualche traccia


Giancarlo Stoccoro vive a Spino D’Adda. Psichiatra e psicoterapeuta, è direttore sanitario di due comunità per disabili. Studioso di Georg Groddeck, ha curato e introdotto l’edizione italiana della biografia Georg Groddeck Una Vita, di W. Martynkewicz, Il Saggiatore Milano, 2005, e altri saggi.
Ha vinto diversi premi di poesia, pubblicato due plaquettes, c/o alla chiara fonte editore di Lugano, e numerose sillogi: Il negozio degli affetti, Gattomerlino/Superstripes, 2014; Parole a mio nome, Premio Pietro Carrera per l’inedito 2016, Il Convivio; Consulente del buio, L’Erudita, 2017; La dimora dello sguardo, Premio Narrapoetando per l’inedito 2018, Fara editore; Prove di arrendevolezza, Oèdipus, 2019; La disciplina degli alberi, Premio Arcipelago Itaca per l’inedito 2018, La Vita Felice, 2019; Naufrago è il sogno, Ensemble, 2020; L’intuizione dell’alba, Premio Lago Gerundo 2019 per l’inedito, Puntoacapo editore, 2020; Litanie del silenzio, Ladolfi editore, 2021; Forme del dono, vincitrice del 29° Premio Pomezia per la raccolta inedita, Bertoni editore, 2021.
È presente in numerose antologie. Ha pubblicato, nel sito frasicelebri.it, oltre centoventi aforismi. Cura i blog: ladimoradellosguardo.it e ciaksisogna.it e il sito http:// http://www.psicoterapiastoccoro.it/ .
Il tempo cucito dalle parole è il suo ultimo lavoro poetico.

Il tempo cucito dalle parole