“Ho passato il pomeriggio intero
a schiacciare mandorle per te
…
Ho le mani tutte verdi
Coglimi due limoni
prima che muoia il sole.”
Accogliamo su Larosainpiu con questi suoi versi, Giusy Del Vento.
La sua è una poesia materica che si fa assaggiare, si fa annusare, ricca di gesti antichi, di manualità che non vogliono arrendersi alla dimenticanza. Sa di paese, di convivialità nei centri storici, di silenzio nelle campagne che diventa beatitudine.
GIUSY DEL VENTO DELLA POESIA DICE
Porto avanti la mia pacifica rivoluzione da anni per rivalutare una poesia che è concreta, solida e necessaria. Non sono una scattante centometrista, ma piuttosto una maratoneta. Io ho resistenza e tempo.
LA SUA POESIA CI DICE
*
Questo amore rosso
di fuoco e vulcani
ha evaporato il mare
Camminiamo sugli abissi asciutti
I nostri occhi … Sono
diventati azzurri e dentro
vi nuotano tutte le creature
Guarda il cielo Elení
Il vento ha montato le nuvole
a neve ferma
buone da mangiare
Lasciamone per domani
Siamo così leggeri
da poter volare
*
Questa mezza matita, segnata coi denti
spuntata – dovrò affilarla prima o poi –
È un bene prezioso credimi
Necessaria come l’acqua e la luce
È appena sbocciata una poesia
sulla carta del pane, è tua se vuoi
Allunga la mano, stringi le parole
ti alzerai in volo e in alto
dal cielo nel vento arriverai qui
Io sono alla finestra
che ti aspetto, ho la camicia bianca, pulita
respiro piano il profumo della pioggia
Ho ordinato la stanza, avevo tempo
per oggi non devo bagnare i fiori
*
Le nuvole bionde della sera
cantano il compimento dell’estate
Mentre per le rane
è passata la stagione degli amori
Non più canti di cicale sento
né grilli, né lucciole fatate volano
nei campi di spigo e grano già mietuti
I papaveri lasciano il testimone
al finocchietto selvatico
E tutto si prepara a questa fine
fuorché io
non ancora, non voglio
Tu, guardami sempre
ogni giorno, come se fosse giugno
Avrò il mare dei tuoi occhi
e la luce nei baci piccoli, brevi
Per noi la terra girerà al contrario
In questo anno interminabile
al sapore di anguria e pesca
DICONO DI LEI E DELLA SUA POESIA
Bandella, note di lettura di “Le poesie sono alberi”:
“La scrittura di Giusy Del Vento è essenziale e fragrante al contempo, nonostante ben se ne intraveda tutta la profondità. Giusy mette nero su bianco le sue visioni, con semplicità naturale e con densità, colori e profumi, dando voce profonda ed attenta all’incanto del cosmo e dell’anima mundi. Il motto incarnato in questi versi è costante: la bellezza salverà il mondo e la poesia ne è la voce.”
DEL VENTO E I POETI” INFLUENCERS”
La mia folgorazione è avvenuta anni fa quando occasionalmente ho scoperto Ghiannis Ritsos poeta greco e me ne sono innamorata.
Tra i poeti che più apprezzo: Sinisgalli, Raboni, Scotellaro, Pozzi e Taormina.
Ringrazio Giusy donando a lei e ai lettori alcuni versi di Ghiannis Ritsos nella traduzione di Nicola Crocetti.
“Più passa il tempo e più ingrandisce il mare.
Contemporaneamente perde i suoi colori,
le cime si spezzano una a una. Innumerevoli ancore
arrugginiscono sulla terraferma. Quella che chiamavamo
libertà che non fosse la perdita? E che non sia
la perdita l’unico guadagno? Dopo
né perdita né guadagno. Niente. Le luci
della dogana e della taverna sul mare spente.
Solo la notte con le sue stelle false.”
Giusy Del Vento, autrice di prosa e poesia, ha collaborato con sue opere in diverse antologie di entrambi i generi letterari.
Ha pubblicato il romanzo di narrativa per ragazzi “Filippo, Canosa e la Principessa” con Aletti Roma e cinque sillogi poetiche, delle quali ricordiamo “Nòstos” (Il ritorno) – i cui temi centrali sono il desiderio e le emozioni dei ritorni; dove o da chi, il lettore è libero di immaginare – e “Le poesie sono alberi” con la casa editrice Les Flaneurs di Bari, ancora in presentazione con il book tour in tutta Italia. I suoi racconti sono stati adottati nella Patagonia argentina, come materiale didattico per insegnare Italiano in una scuola. Alcune sue poesie sono state tradotte in francese, tedesco, inglese, spagnolo, macedone, greco, esperanto e polacco.