Poesie da “Cara catastrofe” (Miraggi Edizioni)
Apro gli occhi nel calore umido
del suo abbraccio tra le lenzuola.
Le sue mani appiccicose
implorano il mio perdono.
La colla della sua azione
sul mio corpo smunto dalla resa:
la dismorfia del nostro amore.
***
Mi siedo al banco degli imputati.
La mia parola contro la tua.
Mancanza di prove di felicità – dichiaro.
La verità, nient’altro che la verità:
il dolore è l’unico sentimento
che mi lega a te.
È tutto quello che ho da dire,
Vostro onore.
***
Il mio sguardo su di te
era un punto di sutura,
su ferite che non sapevo di avere.
Che fanno male, ora.
Felicia Buonomo è nata a Desio (MB) nel 1980. Dopo la laurea in Economia Internazionale, nel 2007 inizia la carriera giornalistica, occupandosi principalmente di diritti umani. Nel 2011 vince il “Premio Tv per il giornalismo investigativo Roberto Morrione – Premio Ilaria Alpi”, con l’inchiesta “Mani Pulite 2.0”. Alcuni dei suoi video-reportage esteri sono stati trasmessi da Rai 3 e RaiNews24.
Pubblica il saggio “Pasolini profeta” (Mucchi Editore, 2011) e “I bambini spaccapietre. L’infanzia negata in Benin” (Aut Aut Edizioni, 2020), libro reportage sullo sfruttamento del lavoro minorile nell’industria edilizia. “Cara catastrofe” (Miraggi Edizioni, 2020), è la sua prima raccolta poetica.
Parallelamente all’attività giornalistica, porta avanti un progetto di street poetry sotto lo pseudonimo di Fuoco Armato, realizzando opere murali con proprie poesie inedite.
Altre sue poesie sono state pubblicate su Atelier Poesia, La rosa in più, Versante Ripido e altrove. Un suo testo poetico è stato tradotto in spagnolo dal Centro Cultural Tina Modotti.
Scrive di poesia su Carteggi Letterari – critica e dintorni. Cura una rubrica dedicata alla poesia su “Book Advisor”.