Ciò che appare e si nasconde nei versi è qualcosa di intangibile che ha la potenza di toccarci nel profondo. Nasce forse da quelli che si potrebbero definire luoghi interiori e anteriori, oscuri, trovando luce nella parola, nella ricerca di un senso, nel punto che accomuna gli uomini, dando voce a un richiamo.
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Anche questo sogno andato
anche il volto, il tuo essere a lato
ora che è poco il fiorire, vai
nel raggio preciso di un mattino.
Posati polsi e palmi, un’ultima volta
insieme alla terra sbiadire.
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Ripetere infinitamente il lancio
adagio, adagio
su dune di un paesaggio anteriore –
posare sguardi d’agata nel sole
bianco d’Itria.
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Come la più antica felce
respiro, muovendomi
edera su pietra a porgere
il velo smeraldino a est di altrove.
Gisella Genna è nata nel 1973 a Milano, dove vive e lavora. Giornalista, si occupa da sempre di moda. A marzo 2020 è uscita per Interno Poesia la sua prima raccolta in versi Quarta stella. Si sono occupati della sua poesia Una casa sull’albero, Atelier, Rebstein, Carteggi letterari, Il Visionario, Il Giornale OFF, Il Rifugio dell’Ircocervo, Poeti Oggi, Fare voci e il Centro Cultural Tina Modotti.