Poetica. Togliere rami attaccati lontani e disgiunti.

fugge il senso
mi definisce ancora
figlia

di questa me stessa senza
rami e foglie non so che
farmene

La produzione di amore, p. 18 Dot.com Press Poesia 2018

Poetica, scrittura. Suggerisce una griglia fatta di regolarità. Dove soggiornare, senza stare (dentro). Poesia è un atto. E anche un fatto, si concede alla narrazione. Senza sapere cosa accadrà del fatto in sé, un atto immediato dove non si dà scelta. Processo che muove alla mutazione, la muta azione che si posa e grida il suo silenzio. Si sposa con la tua voce e non lo dice. Elementi x sparsi, caducità, temporaneità, fatti di parole che cadono, si addensano, ti spargono. La scrittura tenta una sospensione di dispersione in parole rigide e impure. Si usa, sperimenta senza fissa dimora. Elementi x si spostano elastici e affiorano in altro posto, si sistemano, irrigidiscono. La struttura lì per fissare il processo, non il termine, di un processo, il testo posato, il suo senso mutevole e vero ogni istante. Con i segni del tuo sentire a margine, che slittano tra le mani le foglie i rami di un altrove che le raccoglie.

 


extracomunitaria
poesia vincitrice premio R. Giorgi 2020, sez. Cantiere

ho un corpo trasparente se mi rigiro e mi rigirano

fluttuo e mi propago per osmosi
trapassano radiazioni umori solidificati
lacrime fuori mi rendono liquida e invadono
in parti tramutano e spostano

sono presente forse sostanza
forse delicata forse mi declino al futuro

se mi assento mi estraniano le linee
non aderisco alla terra
restano i piedi, forme in movimento
e mi indossano fuori stagione

bacio quella terra
[è una possibilità]
il suo nickel le sue impurità
nucleo delle mie memorie
[ogni altra forma vibra]
bacio l’asfalto

posso elevarmi a una dignità solo
se m’inginocchio, posso elevarmi

la dignità dell’aria

[extracomunitaria]

p.s.
non ho chiesto di passare voce
non ho chiesto di essere mostrata
di fare l’esempio


posto operatorio

osservo (a forza)
le linee tratteggiate sul tuo seno
vedo la geometria del corpo della
donna

(di una bellezza)
la circonferenza naturale
assiduità instabili
la volontà di diminuire o
sminuire il femminile singolare

tu viva poco alternativa viva
il tuo corpo così femmina, timida e
scherzosamente accennata

per ché non hai propagato il tuo furore
il tuo fiore (offuscato) in piena

addosso ho quel minimalismo che cede
e devo occultare di santità

il femminile multiplo che ci accompagna
(dall’ora al poi)

sarebbe alternativo e dissociato,
non possiamo avere la stessa panoramica
lo stesso sfondo la stessa scollatura

ci scolleremmo sempre in momenti diversi
e osare sarebbe scontroso per l’una e
morboso per l’altra

vergine mai mai volgare mai scollata
sono piena di punti addosso che disegnano
una mappatura singolare e ulteriore alla tua
e non vedo l’unità e il moltiplicarsi dei fantasmi
a pois, così netti e appariscenti in black and white

non riesce di cancellare tracce
dei pallini alla nascita della solitudine
delle domande sfacciate che indosso
nei miei punti interrogativi e tu che
non slacci non allacci i gancetti della protesi

calcificazione

nei silenzi del sangue (in cerca di neutro)
meglio non esistere se non in flash
impreparata disegnata nelle pieghe del corpo
l’esame non lo passi, senza giudizio

l’estate fuori senso (nell’opaco) fuoriesce un esubero e
diventa cisti diventa sassolino e braci e non brucia (resta)
lo vedi sassolino sopra il pollice e lo senti sulla falange,
è il punto più ambiguo, dove si articola altro e torni
assidua costante lo trovi e ritrovi lo tocchi e ritocchi
al solo sentirlo costante assidua toccarlo sentirlo esistere
ancora resistere, chiederti se sia lì a confessare a te di esistere o
luogo univoco dove meriti sentire, ecco il punto esatto
del tumulto movimento energia

è soltanto un minuzioso sassolino a farti sentire corpo
porzioni fatte di materia ripida attaccata che
scende a sorprendere fino all’osso allora
ti arresti e lo concepisci muto
nella parte calcificata di un osso

un giorno o una notte ti lascia (e non sai come ma)
sei guarita o ti ha tolto il segno del fuori orario
poi la visita (seno su seno) e ti scrivono senza preservarti
vocaboli come sassolini, cisti al governo asmatico del tessuto molle
nella porzione abitata e immobile un sottopelle ovattato adiposo
che riverbera la notte nella sua corposità e si fa muto il giorno
sedimenta bruciato poroso

(non smette di volere attenzione il seno
ha la parte donna morta e nuova di te che
domina la parte sterile nella scena)


Michela Gorini (1971) è nata a Pesaro dove lavora come psicoanalista. Progetta da anni attività, scritture, incontri su tematiche del corpo, del linguaggio, del femminile, con sguardo psicoanalitico e letterario.

Del 2018 la prima raccolta poetica, La produzione di amore, Dot.com Press Poesia (nota al testo di Franz Krauspenhaar, prefazione di Giovanna Frene), del 2020 la seconda, la tua formula invertita femmina, Edizioni Kolibris (prefazione di Chiara De Luca).

Nel 2017 partecipa alla rassegna poetica Langolo della poesia a Pesaro, nel 2019 la V ed. del Festival Bologna In Lettere (nota di lettura di Enzo Campi su La produzione di amore), e la giornata di inaugurazione del Forum Anterem in memoria di Gio Ferri, nel 2020 il Festival di Bologna in Lettere online, VIII ed.

Nel 2019 è segnalata alla 33esima ed. del Premio Lorenzo Montano sez. Opera Edita, per La produzione di amore. Nel 2020 come funziona il tuo amore (da la tua formula invertita femmina) si classifica seconda alla XXXVIII ed. del Premio di Poesia “Umbertide XXV Aprile” sez. Poesia Inedita. Con cheveux, riguardare (da la tua formula invertita femmina) riceve il Premio Speciale del Presidente delle Giurie alla VI ed. del Premio Bologna in Lettere sez. Poesia Singola Inedita. Con Ho un corpo trasparente si classifica prima alla XXVI ed. del Premio di Poesia Renato Giorgi sez. Cantiere.

Numerosi testi, anche tradotti in inglese e spagnolo, articoli e videoletture compaiono online su vari litblog, riviste e canali letterari: Bologna In Lettere, Anterem Edizioni e Premio Lorenzo Montano, Tele Kolibris, Edizioni Kolibris, Irisnews.net, Poesia Ultracontemporanea, Poetarumsilva, Versante Ripido, Pioggia Obliqua.

Michela Gorini, la tua formula invertita femmina