prima quintetà
e parliamo di malinconia su misura
ma a te
smisurato deve sembrare l’addio
sguardi negli specchietti
le donne tornano misteriose
labbra sotto alette parasole
a ogni rosso di semaforo
seconda quintetà
non puoi sapere
cosa si prova quando
provare è un ricordo
che non riappare
epigraffi
*
ciliegina sulla torta
torno subito
scritto sull’ultima porta
*
in un piccolo specchio ovale
al posto della foto tombale
il brivido dell’effetto finale
terza quintetà
seduto su una sedia
guardava il passato
senza esserne ricambiato
ora di punta
ombre fantasmi mille miraggi
anelli corone del mondo
curve paraboliche intasate di sogni
vivere è un’ora di punta
quarta quintetà
fermi nel mezzo
del marciapiede
col giornale in mano
bruciano il vantaggio
che avevano accumulato
parole corrono nella notte
ordinate in rettangoli illuminati
niente sferraglio ma il flebile raglio
d’una mediocrità ad alta velocità
Ugo Mauthe (Palermo, 1953) è un pubblicitario con una lunga esperienza come copywriter, direttore creativo e docente di comunicazione. Nel 2017 con la fiaba Sem fa cucù ha vinto il contest “Racconti nella Rete” (pubblicata poi all’interno di un volume edito da Nottetempo). Ha pubblicato il romanzo Qunellis e la raccolta poetica Minuziosa sopravvivenza. Ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi, fra cui Albero Andronico, Argentario, Bukowski, Pietro Carrera, Città di Castello, Città di Cattolica, Fiabastrocca, Giovane Holden, Carlo Levi, Il Meleto di Guido Gozzano, Lorenzo Montano, Andrea Torresano.