La poesia è  una implosione esplosiva, un dialogo continuo con se stessi e col mondo. Il poeta guarda, ascolta il mondo e  fa esplodere i suoi versi. Non si scrive più solo per se stessi, ma la poesia diviene uno strumento nobile per elevare certi valori; l’amore, la pace, il rispetto, l’accoglienza. La poesia in tal senso diventa denuncia e consolazione, è la pupilla del poeta, come il poeta guarda il mondo, divenendo una compagna di vita che canta la vita.

LEI
A tutte le donne che ogni giorno rischiano

 

Lei è gentile
Lei è pura
Lei è donna
ma è femmina

Se lei fosse nata maschio
sarebbe quel che sono
ma è nata femmina
ed è solo lei.

Lei è dolce quando mi guarda
ha lo sguardo sottomesso
Lei è una modella quando posa
è così sfacciata
ha la gonna troppo corta
ed il velo troppo lungo

Lei è intelligente
ma così presuntuosa
Lei è materna
ma così mielosa

Lui cresce
diventa un uomo
Lei cresce e
resta femmina

Lei è vera
ma così bugiarda
Lei è brava
ma è arrivista

Lei arriva dove vuole
ma poi torna, torna da me
Lei urla, ma con due rose
compro il suo silenzio
Lei è donna sì
ma è solo femmina
Le parole si sprecano
Le rose non servono
Il silenzio uccide

*

La tavola spoglia

Sobbolle il sugo
nella cucina allegra
come tintinnio
di campane domenicali
che richiamano
fratelli pagani
in cerca della fede
Risi di gente sazia
Riempiono case e chiese
Uccellini festosi
per la pasqua settimanale
ricolmano la valle
che pare
un balcone in fiore

Bimbi scapestrati
si passano la palla
e come l’omelia sacerdotale
torna indietro.
La pace gratuitamente elargita
tra le panchine
ha il sapore di un gelato
al gusto di limone aspro
che si scioglie in bocca.
Gente allegra
ciascuno nelle proprie case
ignara del sacrificio
immolato sull’altare
ormai spoglio


Imma Schiena è nata a Carovigno (Brindisi), una piccola città fra la campagna e il mare. Dopo aver terminato gli studi socio-economici a Bari, laureandosi con Lode, si dedica alla poesia e al teatro. Insegna Diritto e Scienze economiche a Torino, dove emigra con la sua famiglia. Nel 2013 pubblica la sua prima silloge: “Teatrando e Poetando Goccia di Vita” con Arduino Sacco Editore, Roma. È inserita in diverse Antologie internazionali e nazionali tra cui “I Grandi Classici della Poesia Italiana” del 1900, Ali Penna D’Autore, 2013. È nella grande Raccolta di poesie e commenti liberi “Perché tu mi dici: Poeta”, Hogwords, 2014. Con la casa editrice Pagine di Roma, pubblica alcune sue opere nella collana Navigare, 2016, n. 53. Nel 2019 pubblica “Parole in pietra. Sarà l’aurora” con Genesi Edizione, Torino. Il testo di immagini scultoree e poesia è scritto in collaborazione con gli scultori Dario Caprioli e Nizar Ali Badr. L’incasso è devoluto alla Comunità di S. Egidio e alle associazioni che si occupano dei migranti.
È premiata in molti concorsi letterari e al Poetry Slam Nazionale a Milano nel 2018 si posiziona al quarto posto. Dai testi si evince il suo impegno civico e sociale contro ogni forma di discriminazione. L’autrice, nella sua mente feconda, plasma i suggerimenti della Musa e trasforma il suo sentire in poesia. Imma è in continuo combattimento col tempo che è troppo breve per contenere i suoi sogni. La penna è lo strumento che usa per far parlare i più deboli e per sublimare alcuni valori sociali attraverso la poesia.
Organizza mostre a sostegno della pace in Siria, mettendo insieme diverse forme di espressione artistica. Nel 2020 organizza la mostra Lib(e)ri in cammino per la Giornata Mondiale Migranti e Rifugiati. Lei dice: “La poesia è per me linfa vitale, è un’ implosione esplosiva, è la mia fedele compagna di vita, è mia sorella, madre, padre, fratello. Quando non scriverò più, sarà perché non vivrò più ”. Per Imma la poesia è “sentire”, e scrivere l’anima.