ANTO 29Le mie parole sono semi, custodi dei germogli della terra di dentro; sbocciano a uno sguardo muto, assolato e umido, nella luce e nel buio del vissuto. Per questo non posso dar voce a un dolore che non conosco: per pudore, per rispetto per non trovare un giorno,
in mezzo al petto, un mazzo di fiori di plastica rossi né vivi né morti.

La prima gabbia è per il balzo del cuore
ad ogni respiro spinge il polmone
cercando uno squarcio alla contenzione

La seconda è una culla d’osso
dove il pensiero dimora piegato
premendo la fuga sul varco dell’occhio

La terza gabbia è il nome del padre
nera giuntura sul vuoto del volo

*

Eppure i momenti migliori sono quelli
in cui annuso il mondo come un cane
cammino e sono nelle gambe
in attesa di una gioia conosciuta
quella svolta che improvvisa s’apre al mare
col ferro del porto che sale
in rette e poligoni brillanti.

Cammino con gli occhi sazi
come chi non cerca niente
solo l’occasione di un altro passo avanti.

*

Ho slacciato i passi al tempo
estinte le radici fino al sangue
ora dondolo le gambe sul vuoto
fra le grida limpide del volo

un vociare infantile sale, c’è aria
di mare che solleva le gonne
ridono le donne in crisalidi di seta

in questo angolo terso della vita
svestita d’ogni sguardo mi sposto
fuori campo, nella coda dell’occhio


Antonella Sica, genovese, è laureata in Lettere Moderne. E’ regista e manager culturale in ambito audiovisivo e cinematografico. Ha fondato e co-diretto il Genova Film Festival dal 1998 al 2015.
Ha diretto e realizzato cortometraggi di fiction e documentari selezionati e premiati in diversi Festival. Tra lavori realizzati Ballata Trash, cortometraggio con il poeta Edoardo Sanguineti.
Ha curato il libro‐intervista Claudio G. Fava – Clandestino in galleria (Le Mani 2003) e collaborato alla realizzazione dei volumi Le Immagini del G8 – Le strade perdute di Genova (Falsopiano 2002), L’immagine plurale – Documentazione filmica, comunicazione e movimenti di massa (AAMOD 2003), Le forme del corto. Rapporto sui corti italiani (Falsopiano 2007).
Ha ideato e organizzato festival e rassegne cinematografiche, tra cui X_Science: Cinema tra Scienza e Fantascienza e FIDRA (Festival Internazionale del Reportage Ambientale)

Nel 2014 vince il premio per la miglior silloge del concorso indetto dalla casa editrice Prospero Editore (pubblicata dal medesimo editore nel 2015 col titolo Fragile al mondo).
Nel 2017 vince il Premio Internazionale di Poesia Città di Milano con la silloge La memoria nel corpo, pubblicata l’anno seguente da Rayuela Edizioni.
Nel 2019 vince il Premio come Miglior Silloge al XX° Premio di Scrittura Femminile “Il Paese delle donne” con la silloge L’ira notturna di Penelope in fase di pubblicazione.