*

I nostri corpi complementari
il tuo chiarore
la mia esile oscurità.
Tua è la pietra dell’inverno
il seme dormiente nel giaciglio scuro
le mani che sanno dove premere.
A me resta l’albero lontano
il bianco che si accumula piano
il fiore pallido
esitante tra le dita.

*

All’improvviso scende un grande silenzio
e un ordine pallido
si dispone nella casa.
I pasti serali hanno la disciplina delle cose fredde
dei corpi tenuti a distanza. Nessuno
guarda la sedia vuota al suo fianco.
Lì c’è un luogo in cui la luce arriva piano
il punto che ci guarda
e va taciuto.

*

Tutte le cose che chiudono gli occhi.
Tutte le cose che chiudono gli occhi
un attimo prima
e crescono un avanzo di tempo
dove si flettono dimenticano
confondono l’inizio con la fine.
Dove dormono nel profondo
sotto le loro stesse radici.
Dove l’occhio del ventre si chiude.
Dentro al ventre e sotto le radici:
un tempo fuori campo
                                              in attesa
un sangue scuro, maggiore
che si oppone alla morte.

*

La fragilità sta nel verso che non dura
scriverlo su carta
voltarsi per leggerlo di nuovo
e il segno muore.
Il verso frontale volitivo e pieno
la parola stretta sotto la palpebra che duole
e poi il vuoto.
A lato, tutto ciò che respira
e amorosamente vive nella tensione del presente
da me discorde, spalancato
fioritura piena, occhio distratto
che mi vede passare.

*

Guardo chi è fuori da me, chi segue
le cose e mai ne perde traccia,
e resta nell’attimo che cuce le stagioni.
Chi pensa come scrive
riga dopo riga, devoto al suo dire.
Hanno case ariose e forme esatte
l’equilibrio del ricordo e la dimenticanza.


Annalisa Ciampalini, Tutte le cose che chiudono gli occhi, prefazione di Valeria Serofilli, peQuod, 2022

Annalisa Ciampalini è nata nel 1968 a Firenze. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta L’istante si dilata con Ibiskos Editrice, nel 2014 L’assenza con Ladolfi Editore, nel 2018 Le distrazioni del viaggio con Samuele editore, libro tradotto in spagnolo da Antonio Nazzaro. Suoi contributi appaiono su diverse antologie edite da Fara editore. Insieme a Giancarlo Stoccoro ha contribuito al libro Pierino Porcospino e l’analista selvaggio (ADV Publishing House, 2016), che raccoglie testi di diversi autori. Tutte le cose che chiudono gli occhi è il suo ultimo libro, pubblicato nel 2022 con peQuod, nella collana Portosepolto a cura di Luca Pizzolitto. 

© ph Michele Iacuzzo