*
la pelle dei morti non assorbe più
finiti gli interscambi
la flessibilità della barriera
quello che avviene sotto
avviene al chiuso ermetico
ti taglia fuori
il morto è già incassato nella pelle
prima che in zinco e legno
quello che avviene sotto chiamalo
l’inespugnabilità
del totalmente solo
*
per dirci che va tutto bene
gli appena morti muovono le gocce di vetro dei lampadari
esseri metaforici, ci avvertono così che le nostre lacrime
gli infradiciano i piedi
li rallentano
*
la vicinissima alla morte
non parla più ma tutti segue
con lo sguardo, si assicura
alla cordata dei vivi, perimetra
lo spazio che resta in luce
e quello che invece imbuia
alla più giovane di noi elargisce
una smorfia ipossica
un sorriso che vorremmo
già oltre la fatica
*
quando il gatto di Jacques Derrida fu sul punto di morire
guardò quell’uomo che gli era capitato in sorte
e percepì in lui un disagio ben diverso
da quello che fiutava se Jacques si ritrovava
nudo al suo cospetto
adesso sotto l’ondivago ciuffo bianco
Jacques non s’interrogava più
sulla natura dello sguardo del suo gatto
ma si spandeva forte in paura e disorientamento
era dolore nel dolore di un altro
che finalmente sentiva di non essere più l’Altro
*
forse tutti ci spegniamo accendendoci di azzurro
propagando dal ventre un’onda
un bengala di fine festa
lo suggerisce la chimica di un verme:
morire, inglobandosi nello spettro della luce
*
Laura Liberale, Unità stratigrafiche, Arcipelago itaca, 2020

Laura Liberale è nata a Torino nel 1969 e vive a Padova. Scrittrice, indologa e tanatologa. Insegna Scrittura Creativa a Padova ed Este e tiene seminari di Cultura e Filosofia dell’India presso l’Istituto per lo Studio dello Yoga e della Cultura Orientale di Torino. Ha pubblicato i romanzi Tanatoparty (Meridiano Zero, 2009), Madreferro (Perdisa Pop, 2012), Planctus (Meridiano Zero, 2014); i saggi indologici I mille nomi di Gaṅgā (Edizioni dell’Orso, 2003), I Devīnāmastotra hindū – Gli inni purāṇici dei nomi della Dea (Edizioni dell’Orso, 2007), I nomi di Śiva (Cleup, 2018), Rinuncia (AnimaMundi edizioni, 2021); le raccolte poetiche Sari – poesie per la figlia (d’If, 2009), Ballabile terreo (d’If, 2011), La disponibilità della nostra carne (Oèdipus, 2017), Unità stratigrafiche (Arcipelago itaca, 2020). È presente tra gli autori di Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012). Nel 2023 esce per Agincourt Press il libro di poesie tradotte in inglese Thanato-Aesthetics, a cura di Murtha Baca e Federica Santini.