accardo

Isola

A costituirci furono sempre
i confini di un’isola che s’erge dal mare
e lentamente si fa pietra, carne,
e infine cielo e sogno.
Ci vennero date ali per volare
e catene che si avvinghiarono
a profonde radici. Ecco, siamo questi
voli tentati e spezzati,
i baci promessi e non dati,
le parole che non fiorirono
alla luce del più vasto giorno.
E i tanti dei che amammo giacciono
da tempo tra i sassi, ostruendo
i nostri irti cammini. Ora
contempliamo solo l’ombra degli ulivi,
la pergola con i suoi grappoli d’oro,
un tavolo e la sua tovaglia immacolata.
E la sera proviamo a decifrare la scrittura
di Dio tra le nubi e un tramonto:
ci resta solo quest’ora in cui fissarlo
senza che a bruciare sia il nostro sguardo.

*

Io non so cosa ho perso,
ma adesso piango se una rondine va via,
se una porta si chiude e non so chi,
né so quando si riaprirà.
Ora c’è un tempo che scuote
radici e ci offre, come ramaglie,
al turbine impazzito dei giorni.
Io non so cosa ho perso,
ma ciò che ho perso è solo ciò che sono,
ciò che resta; e questo poco
che resta è il solo pane che spezzo,
la razione del mio domani,
quella che lascio sul palmo delle tue mani.

*

In sere come queste, quando si placa
il vento e s’attenua la ressa
dei giochi e dell’amore; in sere
così, quando tutto è stato donato,
ed anche il di più di quel tutto,
mi è più facile sentirmi, senza vergogna,
padre, più facile sentirmi, almeno
per una volta, e senza inganno, figlio.


Biagio Accardo è nato nel 1954 a Santa Ninfa, paese della Valle del Belice, in Sicilia; qui ha risieduto e risiede, e qui ha svolto, per tanti anni, il lavoro di insegnante di scuola primaria, dedicandosi anche al volontariato. Esordisce in ambito letterario nel 1980, partecipando alla “Rassegna internazionale d’Arte Siciliana” – Valle del Belice, promossa dal Comune di Vita (TP). Dopo quell’evento, e fino al 2008, sceglie di coltivare l’esercizio della poesia lontano da ogni evento letterario.
Il ritorno al pubblico avviene nel 2009 quando dà alle stampe La notte ha lunghe radici, un libro sostanziato, secondo il quotidiano << La Sicilia>>, “da una forte tensione verso il trascendente”.
Nel periodo che va dal 2010 al 2015 sue poesie compaiono su varie riviste e antologie italiane. È del 2016 l’uscita del suo secondo libro, Fratello in ombra (Aletti) che otterrà diversi riconoscimenti in vari concorsi letterari italiani.
Il 2019 vede l’uscita di Ascetica del quotidiano (Samuele Editore). Dal 2020 al 2021 alcune sue raccolte inedite ricevono menzioni e segnalazioni in vari concorsi nazionali (Premio Letterario Internazionale Montefiore, Premio Santa Margherita Ligure, Bologna in Lettere, Premio Lorenzo Montano e Città di Como).