Individuo nella mia poetica diverse matrici culturali, alle quali rispondo a mio modo nei limiti dei miei mezzi, senza collocarmi pienamente in nessuna. Ritrovo echi dei miei studi classici in alcuni maestri neo-orfici (con i quali mi scuso per questa definizione semplificatoria da loro stessi poco amata), nei simbolisti e negli ermetici: la riproposizione più o meno velata dei valori del mito (non tanto del materiale narrativo) come fondanti, l’epifania di una natura riscoperta che svela a tratti l’immenso nel dettaglio e viceversa, l’arcaico e i suoi archetipi nudi. La poesia ha l’obbligo della verità oltre la lettera (la quale può contenere anche falsità o fantasie) ed essa è nelle cose che ci precedono e ci sopravvivono o che fanno parte di una matrice umana metastorica. Compito difficilissimo del poeta è restituire un phainòmenon decriptato e ricodificato, attingendo al linguaggio semplice degli archetipi (e forse delle matrici universali) dove risiede il vero. Ho sempre preferito la lectio facilior, il lemma dalla radice primordiale, l’espressione più banale nella sua ingenuità (ricostruita però sempre da zero, con lavoro onesto e rigoroso).
Covid – 19
Zona rossa
Il formicaio s’imbuca.
Dentro ogni stanza
è un minuto operare al vivere
o al morire.
Sarà una mano di bimbo
a portare a galla le verità
distrutte, la camera della regina.
*
Rivelazioni d’acqua
I miei occhi alla finestra
passano il lenzuolo del lago
come il letto da rifare al mattino
e non muovono sensi, se il fondo
non risponde a una stretta.
*
Alice
Non l’hai trovato ancora il colore
di capelli? Quello che grida più di tutti
il tuo tormento e raddrizza il tacco
al passo goffo.
Ti sei innamorata di mio figlio
e non sai nemmeno che paura
mi fa lasciarti in mano il mio cuore
che ignori e non cerchi
in mano a te, che fai disastri
in cucina se per un giorno
ti viene voglia di accudire.
Camilla Ziglia è nata e vive a Brescia, dove si è laureata all’Università Cattolica del Sacro Cuore (Premio “A. Gemelli”); insegna Discipline letterarie, Latino e Greco in un liceo classico.
Per la diffusione della poesia conduce una rassegna di presentazioni di opere di autori contemporanei; collabora occasionalmente alla collana di poesia di una piccola casa editrice.
Suoi inediti hanno ottenuto riconoscimenti in alcuni concorsi letterari (silloge finalista Bologna in Lettere, poesia singola menzione speciale Premio Gozzano) e sono inseriti in diverse antologie; compare anche su Atelier online e altri siti o blog (Di sesta e di settima grandezza, Poeti Oggi, Mentisommerse), nell’ebook “iPoet, lunario in versi. Tredici poeti italiani”, LietoColle, 2019, e nell’agenda poetica 2019 Il segreto delle fragole, LietoColle.
Rivelazioni d’acqua è il suo libro d’esordio per Puntoacapo Editrice, 2021.
https://www.puntoacapo-editrice.com/product-page/rivelazioni-d-acqua-camilla-ziglia