AC_01L’istinto poetico è un dono innato, non puoi deciderlo né controllarlo. Ma una volta palesatosi deve essere coltivato e arricchito perché non rimanga solo frutto di spontaneità ed improvvisazione. La poesia è un’entità che cresce insieme al suo ideatore, si nutre di conoscenza e di esperienze affinché diventi scrittura che perdura nel tempo e attraverso epoche diverse. La poesia è una chiave capace di agire sul nostro clima interiore. Per questa ragione ogni essere umano ha un suo poeta preferito quello capace di toccare corde intime e inarrivabili della propria anima. Il mio desiderio è quello di scrivere poesie universali che parlino direttamente all’io più intimo e possano allora divenire proprietà altrui.

Rinascita

Bisbiglia il germoglio un timido ciao
sorride la foglia di brina bagnata
e il petalo ingenuo s’appresta a volare.

Dal cielo discende una fragile pioggia
è il pianto dei morti che nutre la vita
che allenta la presa del dolore ancestrale.

La terra respira e di geosmina profuma
brusii di spugna bagnata che sembra ansimare
mentre esplode fulmineo un raggio di sole.

La natura richiama i suoi figli smarriti
increduli tutti, ammaliati e fanciulli
di fronte al divino ed eterno rinascere.

Senza te

Sono innamorato del cielo terso
che la mattina s’affaccia al mio balcone
sorridente e pacato come volo di civetta
mentre ancora indugio sul palmo della tua mano.

Sono ammaliato dalla tua voce sicura
che alla sera mi regala dolcezze soffuse
come tenero fondente ripieno di ciliegia
mentre mi perdo tra le pieghe di un vecchio pile.

Sono sconfitto dall’attesa di un tuo ritorno
guardo fisso quell’uscio immobile e penso
ora si aprirà e di luce investirà occhi
mani e quel pavimento stanco e arreso.

Una pioggia di stelle cadenti i miei pensieri
che ordinati camminano sul bordo di un bicchiere
prima di gettarsi dentro il giallo dorato
senza bolle, senza ghiaccio, senza braccia.

Voglio scavare

Voglio scavare a mani nude l’animo umano
Scavare dentro i pertugi segreti che nascondi
Tra il letame e i lombrichi troverò il miele
Poi ancora sangue e puzza di vergogna
Pentimenti tradimenti e sconfitte.
Voglio scavare a mani nude il tuo animo -umano?
Animale bestia uomo -sì questo siamo
Lo riporrò su vassoi d’argento
Che tu possa ammirarlo o gettarlo
C’è sempre un tempo per scegliere chi siamo.


Antonio Corona, nato a Sassari vive a Torino dal 2008. Veterinario di professione, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali. Grande appassionato di cucina, arte e poesia (www.antoniocorona.net) partecipa alla fondazione dell’Associazione Culturale Vivere d’Arte di Torino di cui è tuttora consigliere. Solo nel 2020 pubblica le sue due prime sillogi poetiche “I segreti del cuocore”, raccolta di poesie e ricette, e “Ritorneremo ad essere” #poesievirali; nel 2021 “Controfobie”, Eretica edizioni. Partecipa a numerosi concorsi nazionali ed internazionali aggiudicandosi importanti premi e piazzamenti anche nel settore della narrativa (racconti brevi). È impegnato nella diffusione della poesia attraverso il “Gruppo di esplorazione letteraria dei Poeti Emozionali” (www.poetiemozionali.it) e ha condotto con successo una rubrica d’arte per l’innovativo portale web StyLise Magazine (www.stylise.it).