Dalla prefazione di Doris Emilia Bragagnini
<<È una costellazione, questa nuova raccolta, composta di riferimenti legati da un filo conduttore che spiega le ali tra esperienze di vita e incontri, quelli che maggiormente hanno saputo lasciare un preciso segno e contagiare indelebilmente di poesia. I punti cardinali su cui basare l’osservatorio immaginale sono le quattro citazioni scelte in esergo di Aeronwy Thomas, Dylan Thomas, Fernando Pessoa, Danilo Dolci. Identificazione ed empatia gli ausili assunti per intraprendere la rotta verso la dimensione poetica di un dire che annulli le distanze. Molti i nomi cui sono dedicati i testi, che focalizzano in particolare il rapporto tra gli esseri umani e lo spazio in cui si trovano ad agire, andando a sottolineare le contraddizioni ei paradossi di fragili equilibri sociali e naturali, temi cari al poeta … È uno sguardo temerario sul vero, sul limite dell’umano, sulle disuguaglianze sociali, varie fragilità, sulla morte, un perseguimento della sintesi e della sincerità che si avvalgono dell’asciutta creatività verbale, per arrivare vicinissimo all’evocativo voluto … Abele Longo, mai rinuncia a ricercare il riscatto della bellezza, a spogliarlo di ogni mimetica sovrapposizione per così esporlo al chiarore dell’indicibile, della Poesia.>>
Gli angeli maldestri
La notte dopo il tuo funerale
venisti a trovarmi sotto casa
ti guardavo attraverso la finestra
accendere la sigaretta
curvato nel gesto antico
così come è sempre stato da quando
ci insegnarono a dividere la lavagna
in buoni e cattivi
gli angeli con me hanno vita strana
sono io che li consolo
maldestri mi somigliano nello spirito
sono angeli che in terra contavano poco
le cui movenze non furono colte
la sbadataggine di scampare
e tornare sulla strada
di prenderla senza convinzione
uomini che firmavano con la croce
occhi gonfi di vino adulterato
donne nella dilapidazione degli anni
con la stessa pelle candida
ragazze vissute senza carezze
scappate in un vestito da sposa fuori misura
bussarono disperate a ogni porta
Rondò
(a Stefania)
quando escono da scuola
il mondo è del clamore dei bambini
dal balcone si vede la luna
e farà tardi sarà musica
una casa vicino alla scuola
una casa ad ogni cosa
attendeva nella stanza l’attimo in cui fa sera
l’effondersi graduale della loro presenza
l’attimo in cui da vecchia lasciava fuori i vivi
come sollievo dalle incomprensioni
l’equivoco che fa sentire eterni
o la mattina presto andando alla stazione
s’insinuano nell’aria sfumature dense
il mondo è dei merli dei cani senza guinzaglio
come presagio l’attimo
in cui non vogliamo partire
la madre che l’aiuta a fare le valigie
dà ordine alle cose
sistema l’olio da portare via
una casa ad ogni cosa
una casa vicino alla scuola
e farà tardi sarà musica
dal balcone si vede la luna
il mondo è del clamore dei bambini
quando escono da scuola
una casa per tornare
l’estate delle cicale
l’estate delle cicale
un casa per tornare
s’incanta la memoria
sullo stesso fotogramma
qualcuno che taglia la strada
libera un pianto dentro
dà ordine alle cose
l’effondersi graduale della loro presenza
tende l’orecchio alla calma del mare
colma di conforto mentre abbraccia la madre
Punti lenti
Dita livide
palpebre rosse
la bambina lavora
che le stelle brillano
si alza che il gallo canta
figura di ossa
impaurita per le forme
il pane costa
carne sangue
cuce in sogno
un tempo per il dolore
una pioggia
che allevi il cuore
e l’erba sotto i piedi scalzi
per sentire come prima
del tempo del bisogno
Abele Longo, nato a Depressa (Lecce), è docente presso la Middlesex University di Londra. Si occupa di ecocritica (cinema e poesia), ecopedagogia, traduzione audiovisiva e letteraria.
Tra le sue pubblicazioni Danilo Dolci- Environmental Education and Empowerment (Springer, 2020); Roma, viandanza dell’esilio. Rafael Alberti tradotto da Vittorio Boldini (in N. di Nunzio e F. Ragni, Morlacchi Edirore, 2014); The Cinema of Ciprì and Maresco: Kynicism as a Form of Resistance (in W. Hope, Cambrige Scholars Publishing, 2010); Subtitling the Italian South (in J. Díaz-Cintas, Multilingual Matters, 2009).
Ha inoltre pubblicato, per le Edizioni Accademia di Terra d’Otranto – Neobar, la raccolta Reversibilità (2012), come co-autore Pugliamondo (2010) e con il collettivo Poeti per don Tonino Bello La Versione di Giuseppe (2011) e Un sandalo per Rut (2014). Fa parte dell’antologia, a cura di Giorgio Linguaglossa, Il rumore delle parole Poeti del Sud (Edilet Edizioni Letterarie, 2015).
Grazie di cuore a Daita e Salvatore. Contento di essere in questa bellissima scansia.
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