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Dalla prefazione di Clery Celeste:

Foglia e Radice è la prima prova poetica di Ilaria Amodio, una prova che si fa subito solida sin dai primi testi che troverete in questa raccolta. L’autrice emerge nei versi tra un io e un noi che si fa strada tra la terra, i vicoli e le finestre, quasi fossero un unico nucleo condiviso. Un territorio onnipresente che racchiude la geografia dei sentimenti; attraverso la terra, tra queste foglie e queste radici, troviamo la mappa dell’esistenza. Un esserci che si esprime proprio nella compresenza con il territorio, una poesia quindi che offre al lettore tutto il fluttuare delle moltissime sfumature emotive, degli sguardi che hanno diverse gradazioni di intensità; il lettore può vedere il mondo con occhi nuovi, entrare dentro l’iride dell’autrice e da qui venire scarcerato, collocato in nuove visioni, finalmente liberato dalla percezione individuale, mono oculare. La mappatura delle radici non si costringe a un luogo perimetrato, specifico e chiuso, ma spazia tra stati diversi, i confini assumono il carattere dei banchi di nebbia, si spostano esattamente come noi ci muoviamo […]

Sempre mi porto questo lungo grido
di terre abbandonate, remote
al di là dei mari che separano
vite, contrade e tempi perduti
sempre mi porto questo lungo canto
le radici sepolte nel silenzio
spalancano zolle dimenticate
se crepuscoli solcano i cieli
e la terra si tinge d’ombra
e meraviglia, scavando nel dolore

*

Nel solco della foglia appassita
c’è una storia che non si legge
di radici estirpate
– negli occhi nostri sempre in fuga –
ti sfiorano voci da ogni luogo
le memorie che hai seppellito
dietro al caldo sole d’infanzia
e già l’inverno abita il volto
in attesa che un seme decanti
e fiorisca il grano dalle mani,
quando ti accosti a me con cura
e solo rimane una carezza

*

Mi sfiori il grembo come mio padre
sfiorò il grembo di mia madre

e nella carezza le voci
di fanciulli, tinte di paesaggi
crepuscoli e lune che verranno

c’è una mappa nelle nostre mani
e nell’unirsi, forse ignorano
già d’appartenersi

Foglia e Radice


Ilaria Amodio è nata l’8 febbraio 1994 a Milano. Vive nell’entroterra di Rimini dall’età di nove anni. Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’università di Bologna, nel 2017 è finalista al 15° Premio Nazionale Biennale di Poesia Agostino Venanzio Reali per la sezione giovani. Nel 2019 è vincitrice del Premio Nazionale di Poesia E. Cantone riservato ai giovani e vincitrice del Premio di Poesia Vita alla Vita Under 30. Suoi testi sono apparsi su «Atelier Poesia online», «Laboratori Poesia», «Poeti Oggi». Dal 2023 fa parte della giuria del Premio Nazionale di Poesia E. Cantone riservato ai giovani. Foglia e Radice è la sua opera prima.