Mi soffocherai ancora
che la nausea è lieve
e gola traversa
sul tuo fiorire.
*
Cosa resta di te
di una giornata
parole di seta
di lana nera
lutto a sera
di carne sfitta
stanza vuota
la notte sfregio
di quel che resta di noi.
*
Tra la nuca
e la spalla, lì
tienimi.
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Non ho poesie scritte a sei anni ma occhi che vedono una parte del mondo,
quello della lotta tra la carne scaduta ed il pensiero ancora vivo che cerca l’
eternità. Le idee vanno veloci e fanno rumore, cercano di rubare la scena al
teatro asciutto della vita reale. La mia citazione preferita? “Non sono niente.
Non sarò mai niente. Non posso voler essere niente. A parte ciò, ho in me tutti
i sogni del mondo”. (Fernando Pessoa)
Nasco a dicembre il giorno di Natale. E’ uno strano giorno per venire alla luce e complice la quadratura di Saturno mi muovo tra le ombre e senza santi. Finalista alla VIII edizione del Premio Internazionale Mario Luzi.
Un grazie di cuore a Salvatore Sblando, Daìta Martinez.
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