IMG_2615Agnes è la “pazza con la violetta” de “l’Immortalità” (intesa come duello tra morte e rinascita) di Milan Kundera, alla quale lo scrittore fa dire che, quando un giorno l’assalto della bruttezza fosse diventato insostenibile, lei avrebbe comprato una violetta per tenerla sempre davanti agli occhi nel muoversi per le strade della città.
Il “gioco di parole” è, come una violetta, l’abito leggero sopra uno sguardo, talvolta, anche doloroso.

Io, tu e il baciamano
(gioco di parole)

(io)
sotto rossori nascosi
roghi di sensi, gelati
da noi due, tanto educati
da non peccar lussuriosi

(tu)
fiamma sul volto rimani
labbra da mani discoste
toccami insieme alla sorte
d’esser villani, non bari!

*

Per donne senza penne
(ma con le zanne – gioco di parole)

Quando cadono gli uccelli
in picchiata ad ali chiuse
dal precipitar d’alture
san virar verso la luce

Ma s’io volo senza ali
come otarda alla tua bocca
quando inghiotti chiedo “m’ami?”
mentre tu rispondi “allocca!”

*

I giardinieri
(gioco di parole)

Noi due che siamo padroni
d’ambientazioni di cuore
come architetti d’interni
ne proget-ti-amo il colore

Ne limi-ti-amo il dolore
con soluzioni vincenti
ma commet-ti-amo un errore:
voler potare l’amore!